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PokerStars fa shopping in Spagna e acquista 'Cara de Poker'

caradepoker-pokerstarsOramai non è un segreto, l’Europa sta diventando il core business di PokerStars che, dopo aver annunciato la sponsorizzazione dello stadio di Lubecca in Germania, ha fatto shopping anche in Spagna, acquistando la nota skin “Cara de Poker” del network iPoker (Playtech), mettendo le mani su un database strategico per i futuri sviluppi dell'industria dell'egaming, a Madrid e dintorni.

Si tratta di un passo importante verso la liberazione del mercato iberico: tutti i giocatori del sito spagnolo saranno trasferiti sulla room della picca rossa, mantenendo i propri fondi, status e punti Vip. L’annuncio ufficiale è stato dato poche ore fa dalla home page di CaraDePoker.com. Il sito, fondato da imprenditori spagnoli, era nato 18 mesi fa sulla piattaforma Entraction, prima di trasferirsi su iPoker. Vanta un parco clienti importante grazie alle numerose affiliazioni conquistate con il sito di strategia EducaPoker, una sorta di scuola del poker molto popolare in Spagna.

"Ogni nostra attività sarà trasferita in PokerStars” hanno dichiarato i responsabili del sito. I giocatori spagnoli, una volta registrati su Stars, riceveranno in automatico i loro fondi sul nuovo account.

Si tratta di un’operazione da non sottovalutare perché in questo modo la room dell'Isola di Man si assicura un database importante, implementa la propria liquidità e parte in pole position in vista della prossima apertura del mercato iberico dell’online che avverrà – con ogni probabilità – nel primo trimestre del 2012.

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La tassazione non sarà calcolata sul turnover come avviene in Francia ed in parte in Italia (per quanto riguarda i tornei) ma sarà applicata un’aliquota  (variabile dal 25% al 30%) sull’utile.

Il modello è molto simile a quello applicato in questi anni da AAMS: gli operatori dovranno acquistare una licenza per offrire gioco ai residenti spagnoli, ai quali sarà impedito l’accesso ai siti offshore. Il Governo ha approvato anche norme necessarie per limitare il gioco patologico: vi saranno limiti sul deposito e sarà stabilito un buy-in massimo per i tornei. Vi sarà un tetto di spesa anche per le singole sessioni di cash game. La pubblicazione del regolamento è attesa nelle prossime settimane.

PokerStars dopo essere entrata a bomba nello stato tedesco dello Schleswig-Holstein, ha deciso di partire da una posizione privilegiata anche nella penisola iberica. Dopo il black-friday la politica dei manager dell’Isola di Man sembra chiara: investire in mercati regolamentati, con normative chiare. C'è da scommettere che la prossima mossa sarà in Danimarca, dove l’esecutivo di Copenaghen ha già predisposto una nuova legge per la liberalizzazione del poker online.

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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