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Sam Trickett è stato uno dei protagonisti assoluti nel mondo del poker per quanto riguarda il 2011: vincitore dell'evento High Roller dell'Aussie Million e al secondo posto nel Super High Roller da 250.000 $, ha poi conquistato anche il Partouche Poker Tour, oltre ad aver scorrazzato allegramente fra i tavoli di cash game high stakes di Macao.
Adesso si trova a Las Vegas, giusto di ritorno da un fruttuoso viaggio in Oriente, e in una recente intervista ricorda così l'atmosfera che si respira nel nuovo tempio del poker mondiale: "Adesso le partite si giocano allo Starworld Casino, principalmente di No Limit Hold'em $1.300/$.2.600. Possiamo sederci io, Patrik Antonius, Tom Dwan e Phil Ivey, più alcuni professionisti cinesi, e tutti giocano sessioni estremamente lunghe, di almeno trenta ore".
Il pro di Titan Poker confida che al ritorno da partite tanto cruente, dove si possono vincere come perdere somme di denaro assolutamente pazzesche, sedersi nuovamente ad un tavolo non è la cosa più saggia, perché sembra che quello per cui si stia giocando non valga abbastanza.
In ogni caso Trickett nega che questo possa creargli un qualche tipo di alienazione, o che i risultati di sessioni imprevedibili possano turbarlo più di tanto: "Le bad beat non sono più capaci di provocarmi del tilt, mentre se mi rendo conto di commettere errori e star giocando male mi ribolle il sangue. Sono insomma molto più orientato sulla performance che non sul risultato...".
Grazie ad un 2011 da incorniciare adesso è anche il giocatore britannico più vincente di sempre, visto che con i suoi 6.300.000 $ vinti ha superato una leggenda come Dave Ulliott: "Si tratta di un traguardo che indubbiamente significa molto in termini di riconoscimento, ma onestamente non è questo genere di risultati a motivarmi, per quanto facciano piacere".
La nuova generazione, di cui Sam Trickett rappresenta evidentemente l'eccellenza, sembra insomma avere le idee ben chiare in testa: benvenute siano le graduatorie, purché con molto denaro in tasca...
