A volte, al destino, bisogna bussare alla spalla. Magari anche provocandolo e - perchè no? - bluffandolo. La storia che vi racconto oggi non è quella di un pokerista famoso, ma di un grande personaggio dello sport: Pat McAfee. Uno che per 9 anni è stato una stella della NFL, che oggi si è reinventato comico e podcaster, ma che deve l'inizio della sua scalata verso il successo a una partita di poker e in particolare a una mano: JJ.
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Pat McAfee, talento in bilico tra soccer e football
Nato nel 1987 in Pennsylvania, Pat era un ragazzo decisamente ambizioso, che sognava di diventare ricco e famoso. Abilissimo con i piedi, inizialmente sembrava un prospetto serio proprio nel calcio. I suoi primi anni di high school furono segnati da un lungo peregrinare in automobile insieme ai genitori, di torneo in torneo.
Tuttavia, negli Stati Uniti il "Soccer" non ha la diffusione capillare nè un fascino paragonabile al Football americano, così la madre lo convinse a provare a diventare "kicker", Pat impara in fretta, brucia le tappe, viene invitato a un camp del college più importante della regione, Penn State, dove deve sbarazzarsi della concorrenza di un altro giovane kicker: Kevin Kelly.
La delusione
Mcafee batte Kelly ed è ormai sicuro della chiamata di Penn State. Aspetta fiducioso qualche settimana, quindi la doccia fredda: da un notiziario radiofonico, viene a sapere che Penn State ha appena offerto una borsa di studio a Kevin Kelly!
Miami e una chance da non perdere
Pat è fuori di sè e decide di tornare al calcio, perchè di football americano non voleva più saperne. Il padre invece non molla, manda un video con i calci di Pat a diversi college, ma è solo Kent State a rispondere. Tim Mcafee prende impegno con loro, ma qualche giorno dopo riceve una telefonata da Mike McCabe, un allenatore che ogni estate tiene un camp dedicato al kicking, a cui partecipano osservatori e talent scout della nazione. Il problema è che il camp si tiene a Miami, 1000 miglia distante da Plum. Inoltre, la quota di partecipazione è di 1.500$. Mica noccioline.
Il ragazzo si riaccende di entusiasmo, vorrebbe andare a Miami ma i genitori sono irremovibili: l'impegno verbale con Kent State va onorato. Pat però non molla, poichè intravede in quel camp l'ultima occasione di spiccare il volo.

La bugia, la bisca e il biglietto
E allora Pat McAfee architetta un piano. Dice ai genitori che sarebbe andato a dormire da un amico, invece si fa prestare 100 dollari da un amico e si presenta a una partita di poker clandestina. Si trattava di una biscaccia nel sotterraneo di un ristorante a Pittsburgh, dove Pat si presenta con i 100 presi in prestito dall'amico e ne esce con 1.400$. In particolare, ricorderà anni dopo, a consegnargli l'enorme profit è una mano in cui vince il piatto con una coppia di J.
Con i soldi in mano, Mcafee compra il biglietto aereo per Miami. Si presenta al camp, dove la sua prestazione è qualcosa di sublime. Con il primo field goal centra i pali da 25 yard (quasi 23 metri), quindi la palla ovale viene posta ogni volta 5 yard più lontana, fino a che non si sbaglia. 30, 35, 40, 45, 50, 55, 60, 65 yard e l'errore non arriva. Lo sbaglio giunge solo alle 70 yards. Per la cronaca, l'attuale record di tutti i tempi per un field goal in NFL è 64 yards, centrato da Matt Prater dei Denver Broncos nel 2013.
La prestazione clamorosa di Pat Mcafee non passa inosservata e il ragazzo viene chiamato da West Virginia e la sua carriera universitaria si rivela un costante crescendo, culminata con l'ingresso nel first All-American team nel 2008. Così arriva la chiamata dalla NFL: lo scelgono, al 7° giro, gli Indianapolis Colts.
Finalmente NFL!
Seguono 8 stagioni vissute da protagonista, a partire dalla prima dove viene incluso nell'All-Rookie Team. Seguono due convocazioni nel Pro Bowl, un'inclusione nel First-team All-Pro e molto altro ancora. Oltre ai traguardi sportivi, Pat McAfee non manca di farsi notare fuori dal campo fra party, donne, relazioni con miss e starlette ed eccessi vari, costatigli anche qualche problema con la giustizia.
Il guinness, il ritiro e la nuova vita da stand-up comedian
Oltre a una disciplina non certo esemplare, gli infortuni contribuiscono a fargli chiudere anzitempo la carriera professionistica. Pat Mcafee si ritira nel 2016, ad appena 29 anni. Nel suo ultimo anno da pro, tuttavia, trova il tempo di entrare nel Guinness dei primati: riesce infatti a centrare un field goal da 40 yard, bendato.
Una volta ritiratosi, Mcafee è già pronto a cambiare pelle: oggi è uno stand-up comedian, che riscuote anche un discreto successo negli Stati Uniti. Qui uno dei suoi podcast
On today's @PatMcAfeeShow we learn from @thomasmorstead that NFL punters are now punting with hopes Pat will tweet about it. pic.twitter.com/jXco4cwuXa
— Barstool Heartland (@barstoolhrtland) 14 settembre 2017
Ex futuro calciatore, ex footballer professionista, comico, donnaiolo. Pat Mcafee è tutto questo e molto altro, ma sa di dovere molto a quella bugia, alla partita di poker clandestina e a quella coppia di Jack. Senza tutto ciò, chissà oggi di cosa staremmo parlando.