Matt Matros è un giocatore che ultimamente alle World Series Of Poker ha fatto decisamente parlare di sé, dal momento che è stato capace di vincere un braccialetto tanto nell'edizione del 2011 che in quella del 2010.
Ultimamente lo statunitense si è fermato a riflettere su cosa renda un grande giocatore tale, e pur essendo consapevole che la risposta sia tutt'altro che semplice ha provato a circoscrivere il campo evidenziando un tratto comune: “Nonostante giocatori eccezionali possano essere anche molto diversi fra loro – ha scritto su CardPlayer – tutti saranno in grado di compiere mosse che la maggior parte dei loro avversari non considerano neppure”.
La premessa di Matt è in fondo semplice: non è possibile diventare un grande giocatore di poker semplicemente imitando tutto quello che fanno gli altri, adottando cioè uno stile che in una parola potremmo definire straightforward.
“Per acquisire la forza mentale di compiere una giocata non convenzionale bisogna anzitutto avere fiducia nelle proprie capacità ed essere consapevoli delle ragioni che ci spingono a compiere ogni singola decisione al tavolo”.
I giocatori migliori, insomma, non solo sanno perché un certo tipo di giocata si è consolidata nel tempo diventando standard, ma soprattutto sono in grado di individuare tutte quelle situazioni in cui discostarsi dall'ordinario diventa la scelta migliore.
“Spesso a inibire c'è la paura di essere eliminati da un torneo, oppure di apparire sciocchi agli occhi degli avversari o delle telecamere. Certo, una giocata atipica può non funzionare, ma a volte è meglio assumere un grosso rischio per una vincita altrettanto importante, piuttosto che accontentarsi di guadagnare poco correndo un rischio contenuto”.