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Mathew Hauge e la tragedia alle WSOP: chiarito il giallo sulla sua morte

La terribile tragedia della scomparsa prematura del 26enne poker pro Mathew Hauge durante le World Series of Poker 2017 quest'estate, era stata accompagnata da mille ipotesi e rumors sui forum.

Mathew era stato trovato privo di sensi in una stanza del Rio Casinò quando le WSOP erano in pieno svolgimento. La corsa disperata verso l'ospedale più vicino purtroppo si era rivelata inutile e il ragazzo era deceduto dopo pochi minuti dal ricovero d'urgenza.

Una morte avvolta dal mistero? Per fortuna la verità ha fatto il suo corso per onorare la memoria di questo ragazzo.

L'autopsia, dopo mesi di attesa, ha dato il suo responso. Il coroner della Contea di Clark (giurisdizione di Las Vegas) ha scritto nel referto che il poker pro soffriva di una cardiopatia dilatativa (o miocardopatiacongestizia): si tratta di una condizione patologica del cuore che si manifesta con la dilatazione ventricolare. In sintesi, non viene pompato sangue a sufficienza.

La sua morte è quindi stata provocata da cause naturali: è stata smentita qualsiasi altra ipotesi.

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Il 26enne era conosciuto a Las Vegas (giocava soprattutto cash game) ma era soprattutto un regular dei casinò del Midwest americano. Era arrivato in estate in Nevada con un bagaglio carico di sogni: aveva vinto un satellite per partecipare al Main Event WSOP ma purtroppo il destino gli ha riservato ben altri piani. Chi lo conosceva ha sempre parlato di lui in termini positivi. Aveva solo una  forte passione per il poker.

Riposa in pace Mathew.

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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