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Brad Booth, da un milione di dollari a 300 $

Anni fa Brad Booth era sulla cresta dell'onda...Brad Booth è un altro di quei personaggi del mondo del poker con una storia da raccontare, che dimostra quanto anche il successo più brillante possa infrangersi irreparabilmente, nel caso in cui non si riesca a maneggiarlo con cura ricordandosi quanto niente sia dovuto.

Alcuni di voi infatti lo ricorderanno per essersi seduto con un milione di dollari in una puntata della terza stagione di High Stakes Poker, ormai alcuni anni fa, mentre altri si rammenteranno di quel giocatore stanco della varianza nelle partite di cash game high stakes, che ti faceva vincere una Ferrari il giorno prima salvo poi perderla quello seguente: a dirlo era proprio lui.

Il suo declino comincio con lo scandalo di Ultimate Bet, quando venne truffato per circa 2.500.000 dollari: una mazzata da cui non ha più saputo riprendersi. Questo non lo allontanò dal poker online - era fra l'altro uno dei membri del team di Full Tilt Poker - ma in un'intervista di circa un anno fa ha dichiarato di aver perso oltre quattro milioni di dollari, praticamente tutti giocando partite high stakes molto probabilmente ormai troppo dure per lui.

...ma adesso per lui le cose sono molto cambiateNon a caso per tre anni ha disertato le WSOP, ripresentandosi nel 2011 dopo un'assenza che la diceva lunga sullo stato delle sue finanze. Recentemente accusato da un utente di 2+2, che gli ha prestato 28.000 dollari senza vederli più indietro, Brad Booth ha pronunciato su Youtube un vero e proprio mea culpa, facendo luce sulla sua situazione: "Quando mi sono stati prestati quei soldi avevo 55.000 $ a mio nome, e si trattava della migliore situazione finanziaria in cui mi sia mai trovato negli ultimi quattro anni. Al mattino dopo avevo perso tutto".

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Una verità cruda e umiliante, ma nonostante a fatica trattenga le lacrime Booth non si aggrappa ad alibi: "Devo denaro a molte persone ma non ho che trecento dollari, oltre ad uno staking di 100.000 $ per le WSOP che si stanno giocando. Impiegherò il 75% delle eventuali vincite per risarcire i creditori: non è la prima volta che mi trovo in una situazione simile, ho bruciato varie opportunità e mi vergogno molto delle mie azioni. Non cerco comprensione e merito quello che mi è stato detto finora, ma non mi piace essere visto come uno sporco truffatore, anche se ciò che ho fatto sembra dimostrare il contrario".

Il poker insomma può dare molto come riprenderselo, e saper gestire responsabilmente quanto di buono può venirne è certamente indispensabile per avere un successo che sia duraturo: nulla che non sapessimo già, nulla che una storia come quella di Brad Booth non possa ricordarci una volta di più.

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