Alle WSOP cade un altro tabù: nel prestigioso evento 34, $5.000 Pot Limit Omaha, l’ex insegnante Naoya Kihara ha vinto il braccialetto d’oro, il primo per il Giappone in 43 anni di storia delle World Series.
Mai nessuno era riuscito in un’impresa simile nel Sol Levante: l’anno scorso, alle WSOPE a Cannes c’era andato vicino Maeda Azusa nel 6-Max No Limit Hold’em, ma era stato beffato in heads-up dallo svizzero Guillaume Humbert.
Naoya Kihara ha lasciato l’insegnamento per fare il giocatore professionista online. Nel live aveva ottenuto solo un piazzamento nel Main Event WSOP del 2011 ma con questa impresa è entrato nella storia del poker asiatico.
In heads-up ha piegato un avversario duro ed esperto come Chris de Maci. Al tavolo finale anche Tommy Le. Rimpianti per Joseph Cheong (9°) che non è riuscito ad accedere al final table nel day 3.
In the money Kevin MacPhee (11°), David Benyamine (14°) e Tom Marchese (23°). Per l'Italia è andato a premio, il capitano del Sisal Poker Team Dario Alioto (40°). Il torneo ha visto iscriversi 419 players. Il payout del final table:
1 Naoya Kihara 512.029 $
2 Christopher Demaci 316.308 $
3 Daniel Hindin 203.369 $
4 Hans Winzeler 134.857 $
5 Davidi Kitai 92.064 $
6 Tommy Le 64.671 $
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