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WSOP 2012: il Giappone entra nella storia, delusione Cheong

naoya-kihara Alle WSOP cade un altro tabù: nel prestigioso evento 34, $5.000 Pot Limit Omaha, l’ex insegnante Naoya Kihara ha vinto il braccialetto d’oro, il primo per il Giappone in 43 anni di storia delle World Series.

Mai nessuno era riuscito in un’impresa simile nel Sol Levante: l’anno scorso, alle WSOPE a Cannes c’era andato vicino Maeda Azusa nel 6-Max No Limit Hold’em, ma era stato beffato in heads-up dallo svizzero Guillaume Humbert.

Naoya Kihara ha lasciato l’insegnamento per fare il giocatore professionista online. Nel live aveva ottenuto solo un piazzamento nel Main Event WSOP del 2011 ma con questa impresa è entrato nella storia del poker asiatico.

In heads-up ha piegato un avversario duro ed esperto come Chris de Maci. Al tavolo finale anche Tommy Le. Rimpianti per Joseph Cheong (9°) che non è riuscito ad accedere al final table nel day 3.

In the money Kevin MacPhee (11°), David Benyamine (14°) e Tom Marchese (23°). Per l'Italia è andato a premio, il capitano del Sisal Poker Team Dario Alioto (40°). Il torneo ha visto iscriversi 419 players. Il payout del final table:

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1 Naoya Kihara 512.029 $
2 Christopher Demaci 316.308 $
3 Daniel Hindin 203.369 $
4 Hans Winzeler 134.857 $
5 Davidi Kitai 92.064 $
6 Tommy Le 64.671 $

Per conoscere tutte le curiosità sulle WSOP 2012, segui il nostro blog live!

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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