Girare per le sale del Rio durante il Main Event WSOP è un po' come entrare sul set di un film coreano, fiammeggiante e demoniaco grazie al suo turbinio di vestiti e cappelli deliranti che esplodono fra centinaia di tavoli: ma non era un torneo di poker?
LA LEGGEREZZA DELL'ESSERE (A LAS VEGAS) – Anche, ma non solo. Intendiamoci, c'è anche chi – sapendo che ci sono milioni di dollari in ballo – di scherzare non ne ha alcuna voglia, e si siede al tavolo concentrato più che mai, determinato a non lasciare nulla al caso.
Tuttavia, al tempo stesso dev'esserci anche chi pensa che, visto che i premi davvero destinati a cambiarti la vita sono al tavolo finale e gli iscritti superano le 6.500 unità, non valga la pena prendersi troppo sul serio.
Pensate ad esempio a Kenni Nguyen. Col suo cappello da giullare ha già giocato (e perso) l'heads-up che ha consegnato il braccialetto a Clifford Goldkind, eppure questo non gli ha impedito di presentarsi vestito allo stesso modo al Main Event. Risultato, 268.000 fiches imbustate alla fine del day 2 A, e poi si vedrà.
RIDERE DEL CASO... – Certo, cappelli, costumi e capelli colorati servono anche per farsi scattare qualche foto, laddove diversamente in un torneo tanto affollato si rischierebbe seriamente di essere inghiottiti dall'anonimato, ma in fondo sembra anche essere un modo per sdrammatizzare su quello che ha sempre indispettito l'uomo: la mancanza di controllo.
Il destino, il caso o come preferite chiamarlo non è certo alieno al tavolo da poker, e molti giocatori presto o tardi si troveranno in una fastidiosa situazione d'impotenza, nella quale le cose non potevano che andare così, cioè male. Perché allora non riderci su?
...ED IL CASO BRAD BOOTH – Uno di quelli che in ogni caso non deve avere troppa voglia di scherzare è Brad Booth. Il canadese, come vi avevamo raccontato alla viglia delle WSOP, ha diversi debiti ed è al Rio solo grazie ad uno staking da 100.000 dollari, che sta usando come ultima chance per risollevarsi.
Condivisibile o meno, finora le sue WSOP erano state un disastro, con un solo ITM da neppure 6.000 dollari che sembrava quasi messo lì per deriderlo, ma poi proprio nel Main Event è arrivata l'occasione che potrebbe clamorosamente ribaltare tutto in suo favore.
Brad giocherà infatti il day 2 B con uno stack da 146.025 fiches, ed anche se non dev'essere simpatico addormentarsi sapendo che buona parte di quelli che faranno il tifo per te sono anche quelli a cui devi dei soldi, di certo lui non è money scared: è se i soldi non dovessero arrivare che inizierebbe a preoccuparsi...