Come anticipato, Betclic Group ha annunciato “di aver acquisito le rimanenti quote – 33,3% – di Mangas Everest, fino ad ora controllate da Gigamedia Ltd”. La multinazionale francese di scommesse sportive e giochi online pensa in grande, anche in merito al rilancio di un brand storico del poker online internazionale come Everest Poker che potrebbe rientrare nel mercato italiano.
Ad annunciare questa possibilità ad Assopoker è Alessandro Onano, marketing manager del noto brand: “anche se l'acquisizione ci tocca relativamente per quanto riguarda il mercato italiano (Everest non ha una licenza di gioco AAMS ed il sito è chiaramente bloccato per gli utenti italiani), non si esclude in ogni caso che Everest Poker possa 'tornare' in Italia in un prossimo futuro e, in quest'ottica, era per noi fondamentale poter avere il 100% del controllo delle operazioni..”
Betclic aveva acquisito il 60% di Everest nel dicembre del 2009, e il 30 aprile del 2012 aveva allargato la propria partecipazione al 66,66%.
Ignacio Martos, CEO di Betclic Everest Group, ha commentato: “Con questa operazione, Betclic Everest Group conferma la sua ambizione ad essere il maggiore player europeo sia nel settore del poker online che nelle scommesse sportive. Stiamo procedendo con una riorganizzazione e razionalizzazione del nostro business concentrando i centri di costo, costruendo sinergie e creando partnership per andare incontro alle esigenze dei nostri giocatori”.
Il gruppo francese punta forte al Vecchio Continente: “L’acquisizione – si legge nel comunicato - dell’ultima fetta di Mangas Everest migliora la posizione di Betclic Everest Group in merito all’apertura dei mercati europei e degli sviluppi in termini di regolamentazione del mercato del gaming online. Il gruppo continuerà a operare con i brand esistenti, e Everest Poker e Betclic manterranno comune la liquidità”.
Betclic in Italia ha investito molto ed è un marchio molto noto al grande pubblico anche per aver sponsorizzato la Juventus, ma quali sono le strategie marketing che deve perseguire una room di primo piano? Cogliamo l’occasione di parlare con un esperto in materia come Alessandro Onano.
AP: Nel poker online, tra i manager, c’è un continuo dibattito sulla convenienza o meno di legare il proprio marchio a giocatori sponsorizzati. Il trend è quello di investire sempre di meno nei pro. E’ d’accordo?
AO:È complicato parlare di "convenienza" o meno: la creazione di un poker team è legato alle scelte di marketing/comunicazione della room ed al tipo di posizionamento che la room stessa si vuole dare.
AP: I poker players da cosa sono realmente attratti?
AO: Credo che un giocatore esperto più che essere attratto dal fatto che un pro giochi o meno in una room, vada a cercare altre cose: la qualità del prodotto, del loyalty scheme e dei servizi/promozioni offerti.
AP: Come possono essere gestiti i testimonial dai siti di gioco?
AO: Il giocatore pro sponsorizzato può assumere un valore importante in chiave marketing e di acquisizione, nel momento in cui da mera "figura" su un banner/cartellone, diventa parte attiva delle varie attività della room: i giocatori possono essere attirati dallo sfidare realmente al tavolo verde virtuale i pro che magari vedono sempre in TV. Oppure sono interessati ad interagire con loro, tramite i canali social, poter commentare una mano, chiedere consigli ecc.
AP: I social network che valenza possono in questo senso?
AO: Più che come strumento di acquisizione, il cui valore è molto relativo, diventano importanti in chiave retention,specialmente per un mercato regolamentato come l'Italia dove differenziarsi realmente sul prodotto è molto difficile.