Negli ultimi giorni ha fatto il giro del mondo la clamorosa gaffe del senatore repubblicano e candidato alle elezioni USA Todd Akin, che in diretta TV aveva espresso alcune controverse opinioni sullo stupro e l'eventualità dell'interruzione di gravidanza da parte della donna che lo subisce (leggi qui per saperne di più).
La sua infelice definizione di "legitimate rape" è diventata un tormentone del web, mettendogli contro non solo l'opinione pubblica democratica, ma anche i suoi stessi colleghi di partito.
Questo "epic fail" di Akin rischia di avere pesanti conseguenze nella corsa al seggio nello stato del Missouri, con possibili ricadute d'immagine sulla già difficile campagna elettorale del candidato repubblicano alla Casa Bianca Mitt Romney, ma anche sull'annoso ed infinito dibattito sulla legalizzazione del poker online in USA.
Akin è da sempre un fiero oppositore del gioco online, e anzi nel 2006 fu uno dei promotori della famigerata UIGEA, provvedimento destinato poi a cambiare completamente scenari ed equilibri del poker online negli Stati Uniti e nel mondo intero. Fino al momento della gaffe mediatica, tutti i sondaggi davano Akin in netto vantaggio sull'avversaria "dem" Claire McCaskill, detentrice del seggio nel Missouri dal 2007.
Ma un rovesciamento degli equilibri e una eventuale riconferma della McCaskill potrebbe non rappresentare un miglioramento così netto, nella prospettiva di chi ha a cuore le sorti del poker online. Come fa prontamente notare il collega Marco Valerio su QuadJacks.com, la McCaskill aveva pubblicato mesi fa uno status sul suo profilo Twitter che recitava esattamente così: "Non so se essere più felice perchè in così tanti esprimano le loro opinioni tramite Twitter, o preoccupata perchè così tanta gente vuole giocare a poker online".
La dichiarazione aveva avuto una forte risonanza all'interno dei media del settore in USA, con la reazione immediata di una istituzione come Kevin "KevMath" Mathers, Poker Information Manager su Bluff Magazine oltre che storico moderatore del forum di twoplustwo, che aveva chiesto alla senatrice un confronto pubblico sul tema. Quest'ultima aveva accettato, dicendosi "aperta a sentire tutte le voci" ed ammettendo che anche alcuni membri della sua famiglia hanno vedute più aperte in materia di gioco. Poi non se ne è saputo più nulla, ma pare certo che una vittoria della McCaskill aprirebbe quache spiraglio in più rispetto all'integralismo del suo rivale.
Intanto Todd Akin non ha alcuna intenzione di ritirarsi, nonostante la figuraccia rimediata. Alla fine, dopo aver bruciato gran parte del vantaggio attribuitogli, questo grande oppositore del poker online accetterà di giocarsi il futuro politico in un enorme - e rischiosissimo - coinflip.