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WPT Parigi: incubo Jorgensen, vince Salsberg

Matt Salsberg festeggiato dalle Royal Flush GirlsScoppi, colpi di scena, e per una tappa che si è conclusa una nuova (Malta) che inizia già oggi. Questo è il WPT, che ieri ha laureato Matt Salsberg campione per l'edizione 2012 del Grand Prix de Paris, impedendo in extremis a Theo Jorgensen di aggiudicarsi questo torneo per la seconda volta in tre anni.

Come si era già detto, il parterre dei 6 finalisti era tecnicamente interessantissimo. Il primo ad uscire è lo short Fabian Quoss, tedesco capace di vincere più in Inghilterra che in patria (due tornei importanti in carniere per lui), ma qui con pochi margini per fare action. Quindi tocca a Mohsin Charania, che prima viene "demolito" in un colpo contro Jorgensen, che con la sua coppia di 10 trova subito un full al flop per vincere il coinflip con le AQ dello statunitense vincitore dell'EPT Grand Final 2012. Rimasto cortissimo, Charania viene poi eliminato da Salsberg.

Rimasti in 4, ci si aspetta un qualcosa in più da Tim Adams, che proprio della giovane specialità del 4-max è il campione WSOP in carica. Tim è però il più short al tavolo, e per iniziare a far valere un minimo di edge nella sua specialità torneistica (Adams è e rimane un top player di cash game, ndr) avrebbe bisogno urgente di un double up: ma il tedeschino Philipp Gruissem, fiutando forse il pericolo di ritrovarsi Adams con uno stack più importante da far valere, decide di chiudere il discorso subito: AJ vs A8 e nessun miracolo per Timothy.

Il gioco 3-handed vede Gruissem e Jorgensen nei panni dei due "agitatori", e Salsberg un pò più tranquillo. Il sogno del secondo titolo parigino in tre anni pare sfumare per il danese, quando Gruissem gli raddoppia in faccia lasciandolo ad appena 800mila gettoni. Ma Theo ha la pelle dura, e si rifà subito sotto con un double up su Salsberg, fino a trovare poi la vendetta piena su Philpp Gruissem: allin preflop con K9 ad inseguire i JJ del più giovane rivale, e un implacabile K che scende subito, come window card. Nessun terremoto dal resto del board e si arriva all'heads up con una situazione di sostanziale parità:

Jorgensen 3.500.000 chips

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Salsberg 3.365.000 chips

Theo prende il volo arrivando anche a 5,6 milioni contro poco più di uno, ma Salsberg ha in serbo una rimonta di quelle difficili da digerire: uno, due double up sempre partendo dominato, prima A4 vs A5 e 4 sul board poi A10 vs AQ e colore runner runner. Situazione ribaltata, e colpo di grazia in arrivo con le due donne di Salsberg che stavolta dominano implacabili i Q10 di Jorgensen che cercava la disperata contro-rimonta.

Finisce così questo torneo molto bello, per un final table che manda agli archivi questo payout:

  1. Matt Salsberg €400.000
  2. Theo Jorgensen €264.600
  3. Philipp Gruissem €170.065
  4. Timothy Adams €125.775
  5. Mohsin Charania €95.615
  6. Fabian QUoss €75.765
Giornalista - Poker e Sport Editor
Nato nel 1972 in Calabria, pratica diversi sport con alterne fortune, anche per via di un fisico non esattamente da Guardia Svizzera. Dai primi anni ’90 ad oggi, il suo percorso lavorativo e di vita non ha mai smesso di accompagnarsi alle varie passioni: dalla musica alle arti visive, alla tecnologia e alla scrittura. Prima DJ in vari club, poi tecnico e regista televisivo, quindi giornalista. Nel 2006 scopre il Texas Hold’em che dal 2007 diventa il suo pane quotidiano, creando la prima redazione online interamente dedicata al poker, in Italia. Anche lo sport non ha mai smesso di essere parte della sua vita, seppur non vissuto ma raccontato. Da anni scrive di calcio, basket e tennis, con particolare amore per quest’ultimo, ben prima che diventasse sport nazionale con la Sinner-mania e tutto ciò che ne consegue.
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