Sam Trickett a 26 anni grazie al poker ha già vinto milioni di dollari, guadagnando perfino di più di quanto non avrebbe fatto se la carriera da calciatore a cui sembrava avviato non fosse stata spazzata via da un brutto infortunio: nonostante si sia appena comprato una Ferrari, vanti una ragazza mozzafiato e se ne vada spesso e volentieri in giro per il mondo, vive tranquillo a Retford, il paese di 20.000 abitanti perso nel mezzo dell'Inghilterra dove è cresciuto.
IL RAGAZZO DI CAMPAGNA - "Ho vissuto per un anno a Londra, ma mi sembrava di stare come in un albergo - spiega in un'intervista a BluffEurope Magazine - è bello essere circondati da persone che ti conoscono non per via del poker ma perché tu sei cresciuto in mezzo a loro, al momento questo è il posto dove posso sentirmi più felice. Magari fra qualche anno potrei trasferirmi a Manchester, in modo da stare più vicino all'Old Trafford" racconta, spinto dalla sua passione per i Red Devils.
LA STORIA DEL CAVALLINO RAMPANTE - Ed il rosso deve attrarlo non solo quando si tratta di calcio, visto che a quanto dice acquistare una Ferrari era da sempre il suo sogno: "Si tratta di una macchina assolutamente fantastica che desideravo fin da bambino. Mia sorella mi ha mostrato l'altro giorno una foto proprio di una Ferrari, sotto la quale qualche anno fa avevo scritto 'Magari, un giorno...'. E' incredibile pensare che sognassi di averne una ed adesso ce l'abbia davvero".
IL ONE DROP? UN FREEROLL PER LUI - E se vi pare una storia incredibile, aspettate di sentire questa: Trickett non solo ha vinto 10 milioni di dollari al torneo One Drop, ma non l'ha nemmeno pagato! Pare infatti che qualcuno sia stato tanto generoso da affidargli un milione di dollari pur di vederlo seduto fra i migliori, in cambio della metà delle quote: "Sul mio gioco avere qualcuno che investe su di me o meno non fa alcuna differenza. Sapevo che all'inizio tutti avrebbero adottato linee conservative, così io ho fatto l'opposto, riuscendo a costruirmi nei primi livelli uno stack con cui mettere pressione e non essere praticamente mai a rischio di eliminazione".
Naturalmente ha avuto anche la sua dose di cooler a favore e coinflip vinti, e non lo nega, così come confessa candidamente che per una volta arrivare secondo non lo ha indispettito più di tanto: "Quando ho cominciato l'heads-up contro Esfandiari lui aveva uno stack di molto superiore al mio, quindi sapevo di non essere favorito. E'ovvio, sul momento mi è dispiaciuto essere battuto, ma se ripenso ad una sconfitta bruciante mi ha fatto molto più male quella patita contro Erik Seidel all'Aussie Millions, visto che ero in netto vantaggio". Per cinque milioni, in fondo, una medaglia d'argento si può digerire.
NO (ENOUGH) MONEY IN POKER - Spiega anche perché solo recentemente si sia fatto vivo con regolarità su PokerStars ai tavoli di cash game high stakes. Lui vorrebbe depositare, ma proprio non ce la fa: "Purtroppo c'è un limite ai versamenti pari a 5.000 sterline la settimana, ed io non ho alcuna voglia di giocare a limiti bassi per poi salire. Mi sono fatto così inviare 50.000 dollari da un amico e la stessa somma da un altro, e per fortuna le cose sono andate bene, visto che in una settimana ho vinto 700.000 dollari. Sento di avere edge e spero le cose continuino così".
UN MILIONARIO STACANOVISTA - Considerando che fra cash game e tornei ha vinto abbastanza da ritirarsi nell'agio più assoluto, perché fra viaggi incontinentali e sessioni di poker online non si concede una tregua? La risposta è semplice, dal suo punto di vista, e denota l'indole del puro giocatore professionista: "E' vero, negli ultimi due anni penso di non essere mai stato per più di una settimana senza giocare. Il fatto è che ogni volta che mi siedo mi sento un netto favorito, ma so che in futuro potrebbe non essere così. Mi preoccupo solo di vincere il più possibile finché è possibile, ma è anche vero che se vivessi tutto questo come un lavoro faticoso probabilmente mi concederei più pause".
LA SPONSORSHIP? DA PRINCIPE O NIENTE - Infine, Sam mette anche in chiaro le voci circa una sua prossima sponsorship con Full Tilt Poker, non confermando né smentendo ma dettando le linee guida di un eventuale accordo: "Il mio deal precedente era stato concepito come temporaneo nell'arco delle WSOP, e finora non ho ricevuto offerte che mi soddisfino. In questo campo ho le idee chiare, non voglio trovarmi a dover abbandonare una partita profittevole per giocare un torneo o fare un servizio fotografico, ed inoltre resto prevalentemente un giocatore di cash game. Vedremo quali offerte arriveranno nei prossimi mesi...".
E considerando che nel suo ultimo viaggio a Macao dice di aver vinto tre milioni di dollari ma che no, non c'è stato nessun piatto particolarmente interessante, cosa mai si può pensare di rispondergli?