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Angle shooting 'GTO' o semplice errore? Carlo Savinelli ci racconta una curiosa dinamica al Millions

dal nostro inviato Stefano Atzei

Barcellona - Parliamo dell'angle shooting, una pratica diffusa tra le vecchie volpi del live, che consiste nel prendersi un vantaggio sull'avversario pur rimanendo entro i limiti del regolamento. In che modo? Facendo una mossa che può indurlo a fare azione prima del suo turno, come ad esempio il gesto di passare senza effettivamente gettare le carte, nella speranza che questi faccia altrettanto convinto di aver vinto il colpo o riveli un tell prezioso proprio in extremis.

Di episodi simili ne abbiamo raccontati parecchi ma quello che vi presentiamo quest'oggi è un'evoluzione di quanto visto finora.

A raccontarcelo è Carlo Savinelli, protagonista indiretto di un siparietto curioso che ha coinvolto due giocatori presenti al suo tavolo nel corso del Day1 del Main Event:

"Apro da CO a 65.000 e gioca SB, un reg bravo. BB squeeza, fa qualcosa come 215.000 con 700.000 dietro, io foldo e SB va in the tank. Mentre sta pensando se fare all-in o call il BB esclama: 'Call, call, call!' e mette il suo stack al centro. L'avversario lo guarda e gli dice: 'WTF, non ho ancora detto niente!' Alla fine SB decide di foldare e mentre il dealer rimescola le carte faccio una battuta: 'Non so se l'abbia fatto in maniera intenzionale, ma questo sembra un angle shooting 'GTO'!'

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Carlo Savinelli e Niall Farrel hanno assistito alla curiosa dinamica al tavolo

Al tavolo si mettono un po' tutti a ridere, compreso Niall Farrel che annuisce accanto a lui. Ma dove risiede il presunto vantaggio del BB in questa circostanza? Ce lo siamo fatti spiegare dallo stesso Carlo:

"Ciò che succede è che se lo SB decide di andare all-in, l'azione viene stravolta e BB può ancora foldare. Insomma, se vuoi aumentare la tua fold equity ti stai prendendo un grosso vantaggio anticipando l'azione, perché è come se dichiarassi di avere una mano vera e fossi disposto a mettere tutto dentro senza pensarci. Il ragazzo da BB aveva le cuffie e ha dichiarato di non aver avuto alcuna intenzione di fare un angle shooting e probabilmente è stato sincero, anche perché ho visto come si comportava al tavolo e non mi pareva il tipo. Chissà se avesse davvero una mano e non abbia effettivamente sentito, però troppe coincidenze di solito fanno una mezza prova..."

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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