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Il Durrrr Challenge non deve morire, o almeno così deve pensarla Daniel "jungleman12" Cates, che forte di un vantaggio pressoché incolmabile ha stuzzicato recentemente Tom Dwan su Twitter, invitandolo a riprendere le ostilità: la risposta di "durrrr" è arrivata a stretto giro, non senza uno strascico polemico.
Dwan non deve aver gradito il fatto che l'avversario lo abbia "spronato" in pubblico, apostrofandolo con queste parole: "Che ne diresti di continuare con la nostra sfida, anziché dare azione a chiunque altro ed in ogni variante su Full Tilt Poker?".
Tom ha così risposto, chiedendo però a Cates quando gli avrebbe restituito una certa somma di denaro, senza specificare né le circostanze in cui si sarebbe contratto questo debito né il suo ammontare, probabilmente in ogni caso non irrilevante. Ma non è finita qui.
I due fino a qualche giorno fa avrebbero concordato una ripresa delle ostilità, non appena "jungleman12" avesse avuto denaro sufficiente sulla poker room, visto che il denaro ancora bloccato - lo stesso Cates ha parlato di milioni di dollari congelati - non è stato ad oggi reso disponibile dal Dipartimento di Giustizia statunitense.
Secondo quanto dichiarato da Daniel ad highstakesdb.com, il tutto dovrebbe risolversi nel giro di un paio di settimane, ma vista la maretta fra i due il condizionale è più che mai d'obbligo. Quel che è certo è che la posta in gioco è altissima, e Cates sembra non avere alcuna intenzione di aspettare ulteriormente: "Ho scritto su Twitter a Dwan perché è dal 2011 che ha ripetutamente evitato di giocare, è in svantaggio ed è probabile che finisca col perdere oltre 1.500.000 dollari".
La scommessa: il nodo è tutto lì. Tom Dwan per il suo Challenge aveva offerto odds di 3:1 per chiunque fosse riuscito a batterlo: al momento devono essere ancora giocate oltre 30.000 mani, ma il vantaggio di 1.200.000 $ da parte di "jungleman12" lo rende pressoché inattaccabile.
Durrrr insomma, in caso di ripresa, quasi certamente andrebbe a perdere 1.500.000 $ della scommessa, più magari altro denaro nel corso delle mani che mancano da qui al traguardo: in molti insomma iniziano a credere che questo sia il vero motivo del lungo stop, e visto che ormai Full Tilt Poker è pienamente operativa rimandarlo ancora sarebbe una scelta difficilmente giustificabile.
