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Steve Wynn che affare: vende un ‘Picasso’ per 155 milioni

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Il magnate di Las Vegas Steve Wynn ha piazzato un colpo da maestro, vendendo il quadro "Le Reve" di Pablo Picasso per 155 milioni di dollari. 

Per Bloomberg è il prezzo più alto pagato per un'opera d'arte da un collezionista statunitense. Il record mondiale appartiene alla famiglia reale del Quatar che nel 2011 si è aggiudicata "Giocatori di carte" di Cezanne per 250 milioni.

"Le Reve" di Picasso è stato venduto all'asta al finanziere Steven Cohen, proprietario di SAC Capital Advisor e re di Wall Street. 

Per Wynn è un doppio colpo: nel 2006 il boss di Vegas aveva accettato di vendere il quadro a Cohen per 139 milioni di dollari. Avendo però un problema alla vista, in modo accidentale, Wynn aveva bucato con il gomito la preziosa tela e così l'affare era stato annullato. 

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Cohen è sempre rimasto interessato e dopo il restauro ha sferrato l'attacco decisivo, pur pagando una differenza di 16 milioni, non briciole... Ma la sua società gestisce vanta un patrimonio pari a 15 miliardi (il 60% appartiene a lui) e sta trattando con le autorità statunitensi una multa da 616 milioni per insider-trading.

Il finanziere è uno dei collezionisti d'arte più rinomati nel mondo: possiede opere di Van Gogh, Manet, de Kooning, Picasso, Cezanne, Warhol, Johns e Richter.

Anche per Wynn la cifra non è da capogiro, pensate che nel 2010 il divorzio con la sua ex moglie Elaine Wynn Farrell Pascal gli è costato un miliardo (11 milioni di azioni della sua società Wynn Resort). E’ un uomo abituato a pensare in grande e non bada a spese: per trasferire i clienti high roller dai suoi casinò di Las Vegas a quelli di Macao ha comprato un jet da 65 milioni, pochi mesi fa.

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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