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Poker nelle scuole? Scoppia la polemica in Gran Bretagna…

Se in Italia è stato approvato da pochi mesi il famoso Decreto Balduzzi, mirato a contrastare la diffusione del gioco minorile, in Gran Bretagna un dirigente scolastico è uscito fuori dagli schemi, in modo non del tutto appropriato.

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Christian Heinrich, presidente della Boarding School Association (BSA) del Sussex, ha proposto di insegnare anche il gioco del poker nelle scuole elementari. Nel Regno Unito non tutti hanno accolto la proposta in maniera positiva. 

Il suo scopo è quello di fare in modo che le scuole private non si trasformino solo in "esamifici" ma siano da stimolo alla curiosità e alla partecipazione degli studenti.

Non si tratta di una provocazione. La proposta è stata formalizzata e sarà presentata alla conferenza annuale del BSA. Heinrich è convinto delle sue idee un po’ singolari: “E’ fondamentale per i ragazzi imparare in modo sicuro dai propri errori e non ripeterli. Per questo esorto sempre i miei alunni ad arrampicarsi sugli alberi, giocare a poker, guidare un go kart a tutta velocità e cucinarsi il pranzo. La vita non è fatta solo di pesanti lezioni ed esami che spesso provocano terrore”.

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Un punto di vista che potrebbe avere una sua logica ed essere condivisibile in un altro contesto, ma non tra bambini e ragazzi minorenni. Quando si parla di gioco, è importante proteggere le fasce più deboli (in particolar modo gli adolescenti) ed esposte psicologicamente all’impatto con il gambling.

In passato abbiamo accolto con favore iniziative di Università estere o aziende private che avevano individuato nel poker, caratteristiche importanti per affinare strategie e capacità manageriali. Ma parlare di gaming nelle scuole sembra un po’ eccessivo…

Ricordiamo che in Italia è severamente vietato giocare ai minori di anni 18. Qui potete trovare alcuni consigli utili per la loro tutela.

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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