Se in Italia è stato approvato da pochi mesi il famoso Decreto Balduzzi, mirato a contrastare la diffusione del gioco minorile, in Gran Bretagna un dirigente scolastico è uscito fuori dagli schemi, in modo non del tutto appropriato.
Christian Heinrich, presidente della Boarding School Association (BSA) del Sussex, ha proposto di insegnare anche il gioco del poker nelle scuole elementari. Nel Regno Unito non tutti hanno accolto la proposta in maniera positiva.
Il suo scopo è quello di fare in modo che le scuole private non si trasformino solo in "esamifici" ma siano da stimolo alla curiosità e alla partecipazione degli studenti.
Non si tratta di una provocazione. La proposta è stata formalizzata e sarà presentata alla conferenza annuale del BSA. Heinrich è convinto delle sue idee un po’ singolari: “E’ fondamentale per i ragazzi imparare in modo sicuro dai propri errori e non ripeterli. Per questo esorto sempre i miei alunni ad arrampicarsi sugli alberi, giocare a poker, guidare un go kart a tutta velocità e cucinarsi il pranzo. La vita non è fatta solo di pesanti lezioni ed esami che spesso provocano terrore”.
Un punto di vista che potrebbe avere una sua logica ed essere condivisibile in un altro contesto, ma non tra bambini e ragazzi minorenni. Quando si parla di gioco, è importante proteggere le fasce più deboli (in particolar modo gli adolescenti) ed esposte psicologicamente all’impatto con il gambling.
In passato abbiamo accolto con favore iniziative di Università estere o aziende private che avevano individuato nel poker, caratteristiche importanti per affinare strategie e capacità manageriali. Ma parlare di gaming nelle scuole sembra un po’ eccessivo…
Ricordiamo che in Italia è severamente vietato giocare ai minori di anni 18. Qui potete trovare alcuni consigli utili per la loro tutela.