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Scotty Nguyen: "I braccialetti oggi non contano più"

Per Scotty Nguyen, uno dei volti storici di questo mondo, le WSOP hanno pochi segreti: non c'è da stupirsi, quindi, se per "il principe del poker" i braccialetti che venivano assegnati in passato avevano molta più importanza di quelli odierni.

A dirlo non è solo la nostalgia, ma anche i numeri. Nel 1995, quando Nguyen raccolse il suo primo in the money alle World Series, i trofei assegnati erano appena 24: "In passato il braccialetto era la cosa più importante, il denaro era una conseguenza, adesso è tutto diverso - racconta a Bluff.com - io stesso, dopo aver vinto il torneo H.O.R.S.E. da 50.000 dollari alle WSOP, non ho indossato quel braccialetto neppure una volta".

Storia ben diversa per quelli conquistati nel 1997 e nel 1998, che indossa anche mentre sta parlando. Il primo lo ha vinto in un torneo di Omaha hi/low, e grazie alla scritta "Prince" che lo contraddistingue gli è valso il soprannome con cui è noto ancora oggi.

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Il secondo è invece quello del Main Event, quando vinse un milione di dollari pronunciando una frase che lo renderà celebre: "Rappresenta il mio sogno americano. Sono arrivato negli Stati Uniti dal Vietnam partendo da zero, lavorando duramente e sognando di poter raggiungere certi risultati, ma non limitandomi semplicemente a chiudere gli occhi aspettando che si avverino. Bisogna sempre tenere la testa alta: il duro lavoro alla fine paga".

E considerando che in carriera ha vinto poco meno di dodici milioni di dollari, di certo per lui ha funzionato ben oltre quei sogni a cui non ha avuto paura di correre incontro.

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