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ElkY: 'I giocatori alle WSOP non hanno stile'

Bertrand 'ElkY' GrospellierAlle WSOP di quest'anno è arrivato un po' in ritardo, rispetto alle sue abitudini, a causa della sua presenza a Macao per il GuangDong Asia Millions. Bertrand 'ElkY' Grospellier non ha perso tempo, in realtà, centrando subito un tavolo finale al secondo evento giocato a Las Vegas.

Era il WSOP #19 Pot Limit Hold'em, quello vinto da David Kitai dove Dario Minieri ha chiuso all'ottavo posto e Grospellier lo ha seguito subito dopo. Uno con il suo curriculum, però, non può certo accontentarsi, e la seconda parte delle WSOP estive lo vedrà senza dubbio protagonista.

Il campione francese si è concesso proprio ieri ai microfoni di Global Poker Index, per una intervista in cui ha affrontato diversi temi interessanti.

ELKY E MACAO - La sua recente trasferta asiatica lo ha convinto ancora di più di una cosa: "Credo che Macao sia il futuro del poker. Questo gioco è ancora una novità laggiù, in fase di clamorosa esplosione. Laggiù alla gente piace molto gamblare, anche se tendono a preferire strutture e stili piuttsto turbo. Penso comunque che in futuro ci tornerò sempre più spesso".

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ELKY E IL JET LAG - Le trasferte transoceaniche sono molto stancanti e lasciano frequenti problemi di jet lag, eppure ElkY ha centrato un tavolo finale WSOP già al secondo giorno in Vegas. Come si spiega? Per il transalpino sembra facile: "Viaggiare è stancante, ma raramente patisco il jet lag. In genere mi basta una bella notte di sonno pieno e sono di nuovo ok. Inoltre riesco a dormire in aereo senza problemi."

ELKY E LA VARIANZA - Grospellier è un giocatore in grande confidenza con la vittoria. Infatti, non a caso è tra i 5 giocatori capaci di centrare la Triple Crown (almeno un evento WSOP, un EPT e un WPT), ma paradossalmente il suo ultimo grande successo risale proprio all'estate 2011, quando con un braccialetto nel Seven Card Stud Championship completò la cosiddetta "triplice corona" del poker. Come vive uno come ElkY i periodi senza vittoria? La risposta è molto interessante "Una buona cosa è avere un buon equilibrio e altri interessi nella vita. Ad esempio, passare il tempo con gli amici aiuta molto. Se vivi di poker, diversivi del genere ti aiutano soprattutto quando le cose al tavolo non vanno troppo bene."

ELKY E LO STILE - Infine, la moda. "Mi piace prendermi cura della mia immagine, mi piace vestire stili diversi ogni giorno e anche distinguermi un po". Stuzzicato sull'argomento, Grospellier boccia seccamente lo stile dei suoi colleghi: "Al tipico look da poker player do un 2, in special modo qui al Rio durante le WSOP: lì tocchiamo davvero il punto più basso di tutti".

Giornalista - Poker e Sport Editor
Nato nel 1972 in Calabria, pratica diversi sport con alterne fortune, anche per via di un fisico non esattamente da Guardia Svizzera. Dai primi anni ’90 ad oggi, il suo percorso lavorativo e di vita non ha mai smesso di accompagnarsi alle varie passioni: dalla musica alle arti visive, alla tecnologia e alla scrittura. Prima DJ in vari club, poi tecnico e regista televisivo, quindi giornalista. Nel 2006 scopre il Texas Hold’em che dal 2007 diventa il suo pane quotidiano, creando la prima redazione online interamente dedicata al poker, in Italia. Anche lo sport non ha mai smesso di essere parte della sua vita, seppur non vissuto ma raccontato. Da anni scrive di calcio, basket e tennis, con particolare amore per quest’ultimo, ben prima che diventasse sport nazionale con la Sinner-mania e tutto ciò che ne consegue.
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