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Il mondo del poker in lutto: addio a George La Nuit

George La Nuit (a destra) con il suo staff (a sinistra) in una foto ricordo di Carlo Savinelli (al centro)Ci sono personaggi che fanno la storia anche se nei libri di storia non ci entreranno mai, e questo vale sia per la Storia con la maiuscola sia per quelle un po' meno importanti. George La Nuit non era un nickname vincente di una qualche poker room, non ha vinto i massimi al cash game, non ha inventato strategie, non ha mai vinto braccialetti e neanche EPT, ma per il mondo del poker è stato - e sempre sarà - uno dei personaggi più amati in assoluto.

Si chiamava Giorgio Bovetti, ma a Sanremo era per tutti George La Nuit, titolare dell'omonimo e storico pub che è stato per anni un punto di riferimento importantissimo per il mondo della canzone italiana, di cui ha ospitato notti, chiacchiericci, bevute, fumate, spuntini a qualsiasi ora, ai tempi d'oro del Festival.

Negli ultimi anni George La Nuit era stato "adottato" dal poker, divenendo una sorta di icona underground per qualunque pokerista arrivasse a Sanremo a giocare un qualsiasi torneo.

La mia piccola storia di cronista pokeristico inizia anni fa proprio con quello strano locale aperto a tutte le ore, con quell'uomo così gentile che ti accoglieva, paziente come un padre. Da George La Nuit si faceva di tutto, e non pensiate necessariamente a qualcosa di illecito: una gran mangiata e bevuta dopo le fatiche di una giornata tra i tavoli, bagordi e festeggiamenti per tornei, qualche partitina fugace a poker cinese tra professionisti e addetti ai lavori, risate fino all'alba.

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Soprattutto, George era una sorta di pozzo dei desideri: potevi arrivare alle 4 del mattino e ordinare un filetto ai funghi o una carbonara doppia, da George ti veniva servito tutto senza batter ciglio. Scene vissute decine di volte con "stomaci importanti" come quelli di Alessandro "ilpizzopazzo" Piersigilli e Andrea "topkapias" Borea, compagni di blog di una vita fa, ma che all'improvviso sembra ieri.

Sì, perchè George La Nuit se n'è andato poche ore fa, in un letto dell'ospedale di Sanremo, per un male incurabile che lo ha sconfitto a 72 anni. Non c'è pokerista che non abbia un ricordo, un aneddoto da raccontare, una notte brava passata da lui. Soprattutto, non c'è pokerista che oggi non sia triste.

Ciao Grande George, ti terremo sempre nel cuore.

Giornalista - Poker e Sport Editor
Nato nel 1972 in Calabria, pratica diversi sport con alterne fortune, anche per via di un fisico non esattamente da Guardia Svizzera. Dai primi anni ’90 ad oggi, il suo percorso lavorativo e di vita non ha mai smesso di accompagnarsi alle varie passioni: dalla musica alle arti visive, alla tecnologia e alla scrittura. Prima DJ in vari club, poi tecnico e regista televisivo, quindi giornalista. Nel 2006 scopre il Texas Hold’em che dal 2007 diventa il suo pane quotidiano, creando la prima redazione online interamente dedicata al poker, in Italia. Anche lo sport non ha mai smesso di essere parte della sua vita, seppur non vissuto ma raccontato. Da anni scrive di calcio, basket e tennis, con particolare amore per quest’ultimo, ben prima che diventasse sport nazionale con la Sinner-mania e tutto ciò che ne consegue.
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