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Parla "Scarmak3r": "Da un sat da $5 a un premio milionario"

Un paio di settimane fa si è concluso un importante torneo di poker online su una poker room internazionale (dot com, dunque vietata agli italiani). In quella circostanza c'è stato un deal a 3 che ha consegnato ai primi due classificati una cifra record: "Sheparentao" ha vinto il torneo per $2,329,943 mentre "ForMatherRussia" ha incassato $2,309,994 da runner-up.

Al di là di questi super premi, ciò che ha fatto più scalpore è stata la terza posizione del giocatore "Scarmak3r". Dietro questo nickname si celava un giocatore sloveno che ha incassato $1.364.687 dopo essersi qualificato con un satellite da $5. In questo modo ha moltiplicato per 273.000 volte il suo investimento iniziale.

Recentemente "Scarmak3r" ha deciso di uscire allo scoperto e ha rilasciato una serie di interviste. A Pokergurublog.com, ad esempio, ha spiegato senza qual era la sua strategia: sopravvivere il più a lungo possibile.

Chi è Blaz "Scarmak3r" Zerjav

Intanto "Scarmak3r" ha rivelato di chiamarsi Blaz Zerjav e di avere 21 anni. Poi ha raccontato qualcosa su di sé: "Sono uno studente di Inglese al terzo anno di università. Non ho mai avuto un vero lavoro nella mia vita ma ho giocato a calcio in modo semi-professionale (ha anche un profilo su Transfermarkt.com, ndr). Vivo con la mia ragazza in un piccolo appartamento".

Per quanto riguarda il poker, invece, la sua storia è simile a quella di molti altri appassionati del giochino: "Ho iniziato a giocare su PokerStars poco dopo aver compiuto 18 anni. Giocavo già su Zynga Poker ma ovviamente non è paragonabile".

Prima di questo successo da 1.3 milioni di dollari, "Scarmak3r" aveva vinto una cifra comunque interessante per un 20enne in un torneo live: "La mia vincita più grande prima di questo torneo era stato un premio di circa €6.000 in un casinò sloveno, ottenuto vincendo il torneo".

Da un satellite da $5 a un premio di 1.3 milioni

Successivamente, "Scarmak3r" ha parlato della sua epica cavalcata da 1.3 milioni di dollari nel torneo online che gli ha cambiato la vita. Partendo da una mentalità molto agguerrita...

"Per me il poker non è mai un modo per ammazzare il tempo. Quando gioco a poker lo faccio per vincere. Sapevo che avevo poche possibilità iscrivendomi a un satellite da $5 ma sentivo che la ricompensa, ovvero giocare il Main Event, valesse gli sforzi".

Il giovane grinder sloveno si è qualificato e ha affrontato il torneo più importante della sua vita con la consapevolezza che le cifre in ballo fossero incredibilmente alte.

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"Quando ho iniziato a giocare il torneo ero eccitato e felice. Il mio obiettivo era solo di concentrarmi e fare del mio meglio. Se anche fossi uscito nel Day 1 non sarei stato duro con me stesso nel caso in cui avessi giocato al massimo delle mie possibilità. Al Day 2 l'obiettivo era andare a premio, che mi sembrava un sogno diventato realtà: il mini cash era più alto di quanto avessi mai vinto nella mia vita".

Sopravvivere il più a lungo possibile, dal Day 1 al final table

"Scarmak3r" si sentiva "arrivato" dopo l'ITM ma non sapeva che il suo torneo era destinato a durare molto più a lungo...

"Dopo lo scoppio della bolla ho continuato a giocare per provare a sopravvivere il più a lungo possibile. Quando sono arrivato al final table è stato meraviglioso. Ero felicissimo di poter continuare a scalare il payout ma la strategia era sempre quella: stare in gioco il più a lungo possibile".

Il grinder 21enne ha detto che proprio grazie a questa mentalità umile non ha mai sentito alcuna pressione.

"Più che la pressione, sentivo molta eccitazione. Non sentivo la pressione di vincere una certa cifra. Fortunatamente ho scoperto solo dopo il torneo di aver avuto al tavolo "BenCB" per lunghi tratti. Le uniche info che avevo sui miei avversari le ottenevo da Sharkscope".

Infine, il premio da 1.3 milioni di dollari: "Non ci potevo credere. Per tutto il torneo ho giocato con molta agitazione, mi alzavo, camminavo, mi muovevo. Ma quando è finito, mi sono seduto e sono rimasto sulla sedia per un po'. Poi sono andato a bere qualche birra con i miei amici e in piena notte l'ho detto ai miei genitori. Subito non ci credevano".

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