Per i giocatori statunitensi di Full Tilt Poker oramai il cash out dovrebbe essere alle porte. Garden City Group (GCG) ha annunciato che le operazioni di rimborso inizieranno a breve. Ricordiamo che GCG è stata nominata dal Dipartimento di Giustizia, per supervisionare e gestire il rimborso dei fondi.
In ballo ci sono la bellezza di 184 milioni di dollari da restituire ai players a stelle e strisce. Faranno fede i saldi risultanti dalla situazione contabile della red room al 15 aprile 2011 (giorno del sequestro da parte del Doj).
"Il processo di rivendicazione - afferma la società - inizierà a breve. GCG invierà le istruzioni su come compilare la richiesta online per tutti i ricorrenti potenzialmente ammissibili, in base ai dati forniti da Full Tilt Poker".
Non è ancora chiaro se i giocatori riceveranno il 100% dei propri saldi o solo una percentuale. Dipenderà dai conteggi finali, a seguito delle ammissioni delle domande di tutti i players coinvolti, come viene specificato nel comunicato stampa. GCG non ha assicurato che i fondi confiscati siano sufficienti a soddisfare il 100% delle somme richieste. In questo malaugurato caso, il denaro a disposizione verrà ripartito in proporzione all'entità dei saldi degli account.
Secondo recenti stime, sono 1,3 milioni i giocatori ancora in attesa del cash out. Purtroppo non sono giunte comunicazioni per i players italiani che stanno vivendo, da più di un anno, una situazione al limite del paradosso.
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