Il player high stakes Isaac Haxton è conosciuto nell'ambiente per essere un giocatore molto estroso e poco convenzionale: durante l'ultima edizione dell'EPT di Sanremo, da short stack, ha resistito per tre ore - nel day 5 - a colpi di all in, con la sua bella bottiglia di birra in mano. E' un personaggio originale e si è raccontato in una recente intervista a Bluff Europe: "il mio bene più prezioso? Il mio letto, è in deposito a Las Vegas. Maledetto DOJ (alludendo all'inchiesta del black-friday che non gli consente più di giocare online, ndr)".
Ike è convinto che "il giorno più bello della mia vita è quanto sono arrivato secondo al PCA nel 2007". Il giocatore high stakes racconta: "Il poker mi ha insegnato a fare una chiara distinzione tra le cose che si possono controllare e quelle che esulano dalla nostra volontà nella vita. L'importante è non provare frustrazione se una cosa non la puoi controllare".
"Il mio idolo - rivela Haxton - nel poker è Lance Funston".
Isaac poi racconta il bluff più folle che ha fatto: "quando avevo 12 anni al campus estivo mi sono iscritto alla scuola di vela. Il primo giorno ci hanno chiesto chi di noi fosse esperto ed io ho alzato la mano. In realtà non ero mai stato su una barca. Mi hanno messo in coppia con un bimbo di 8 anni che era terrorizzato dall'acqua. Il mio compito era quello di insegnargli a navigare. Quando eravamo in mare è iniziata una tempesta e abbiamo trascorso molto tempo quasi alla deriva. Per fortuna, alla fine qualcuno è venuto a salvarci".