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Daniel Negreanu

Daniel Negreanu: 'più esultanze nel poker e al Rio giocherò anche gli eventi low buyin'

Più vivi al tavolo, più esultanze

Daniel Negreanu è il solito fiume in piena quando si intrattiene nei podcast. Lo sanno bene i colleghi di Pokernews.com che lo hanno interpellato su diversi argomenti. E come sempre il team pro Pokerstars non si è fatto tirare fuori le parole, ma ha espresso concetti che in certi casi assomigliano a delle sentenze. In primis l'esultanze nel poker. Secondo il canandese si assiste a pochi festeggiamenti nel mondo del poker, soprattutto quando i players vincono premi assai pesanti dal punto di vista economico.

"Vincono e sembrano ad un funerale questi ragazzi. Animo, ci vuole animo. L'esultanze sono sempre belle da vedere in tutti gli sport e in tutti i contesti. Ma nel nostro mondo non succede quasi mai. In questo modo il prodotto poker per la TV non vende. E poi troppo silenzio al tavolo, dialoghi rari e zero appeal per chi lo segue da casa. Serve più attrazione da parte dei giocatori, se vogliamo tenere incollati i telespettatori allo schermo. E il gioco va velocizzato ancora di più. 

Dalle esultanze, al suo programma alle WSOP il passo è assai breve. "Mi sono preso una pausa in questi mesi, saltando anche lo US Poker, perché non mi sentivo in forma. Ne fisicamente e ne a livello mentale. Se vengono a mancare questi due elementi diventa difficile ottenere risultati a questi livelli. Credo che la pausa mi farà bene in vista delle WSOP. Insomma Daniel Negreanu spera di mettere le mani sul settimo bracciale in carriera. "Ovviamente giocherò tutti gli eventi più importanti. Il mio personale schedule è pronto e credo che ci saranno poche variazioni a quello che ho già in mente. E aggiungo che giocherò anche alcuni low buyin alle WSOP, come il "The Colossus". Se vuoi vincere il Player of The Year devi inevitabilmente passare anche da questi eventi". Che sia l'anno buono per mettere fine al tabù del settimo bracciale? Vedremo.

Matrimonio e beneficenza

Il 2019 è una sorta di spartiacque per Daniel Negreanu. Il matrimonio con Amanda Leatherman se da una parte fortifica i sentimenti, dall'altra aumenta anche le responsabilità. Ma il canadese spiega come sia fondamentale la presenza di Amanda, non solo nella vita di tutti i giorni, ma anche nel poker. "Lei conosce bene questo mondo. Ha lavorato ed è cresciuta in questa ambiente. Dunque conosce tanti aspetti, che altre persone possono ignorare. Poter affrontare le WSOP con le al mio fianco sarà davvero speciale. Amanda mi capisce ed è pronta ad ascoltarmi. Parlare di poker con lei è assai costruttivo e conoscendo la materia di cui parliamo, può anche darmi dei consigli. Non tutti hanno la fortuna di avere un partner al proprio fianco che conosce molto bene il tuo lavoro. Credo di essere molto fortunato sotto questo aspetto". 

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Daniel Negreanu

Daniel Negreanu non è solo uno dei giocatori più noti al mondo, ma è anche uno di quelli sempre in prima linea quando si parla di beneficenza e di aiutare il prossimo. In questo caso il discorso verte sul St. Jude,organizzazione che si occupa principalmente di sostenere i bambini colpiti dal cancro. "Io e altri giocatori ci stiamo molto da fare. Cerchiamo di sensibilizzare le coscienze altrui, per far capire il dramma di questi bambini e delle loro famiglie. Soprattutto a queste ultime vanno una buona parte delle offerte, per sostenere spese mediche e logistiche. E' l'unica cosa che possiamo fare, per alleviare in parte le loro sofferenze". Well Done Daniel, Well Done.

Nel mondo del giornalismo sportivo da quando avevo 16 anni, ho all'attivo quasi 800 radiocronache di eventi sportivi e quasi 10 mila articoli sportivi. Da 15 anni nel mondo del poker, del betting e del gaming. Cavallo di battaglia: "Amici Miei".
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