Un americano pazzo per il calcio
Jeff Gross non sarà mai una persona comune. Lo ha dimostrato fin da bambino: in una nazione dove il calcio è solo il "quinto" sport praticato, lui ha preferito giocare sempre nel rettangolo verde, mentre i suoi amici sognavano di volare a canestro, di segnare la meta decisiva nel Super Bowl, di inanellare basi, strike e fuori campo, di piazzare il disco in fondo al sacco. Lui no. Jeff Gross ha sempre amato il gioco del calcio agli altri sport. Spinto dal padre e incantato dal mondiale di USA 94 (dove ha visto dal vivo la Svezia battere 3-1 la Russia), Jeff scala rapidamente i vari step nel mondo del pallone.

A soli 10 anni vince il primo campionato statale con la sua prima squadra. Da capitano ovviamente. Lo farà almeno altre 3-4 volte in gioventù di alzare trofei e allori per le squadre dove gioca. Un centrocampista con grande visione, ottima tecnica, fiuto del gol e grande tempismo negli inserimenti sotto porta. Il prototipo perfetto del centrocampista moderno. Qualche club della nuova MLS inizia a mettere gli occhi su questa promessa del calcio. Jeff Gross a soli 18 anni è già nel mirino di un campionato che sta per prendersi la ribalta planetaria. Ma, c'è sempre un ma in certe storie.
Il college, le liti e il poker
Jeff Gross si trasferisce al College e qui la sua carriera sembra pronta a decollare. Purtroppo troverà sulla sua strada un allenatore diverso dagli altri. I due non si amano e le liti sono all'ordine del giorno. La sua passione verso il calcio diminuisce sempre di più, fra panchine e prestazioni non all'altezza. Intanto però al College ha scoperto il poker. Nelle camere della sua scuola, la notte si giocano infiniti "Sit&Go" anche con 20 giocatori. Buyin bassi ovviamente e più che per i soldi, si gioca per la gloria.
Dalle partite private a quelle online il passo è breve. "Mi sono ritrovato a giocare sulle prime pokerroom online, spiega Jeff Gross. Era inizialmente un semplice passatempo. Un Hobby che mi portava qualche dollaro in più nelle tasche, visto che giocavo cash game a limiti bassissimi". Quello che all'apparenza poteva sembrare un semplice hobby, ben presto però si trasforma in una nuova missione per Gross.

"L'estate del 2003 ha segnato il mio destino. Ho seguito l'incredibile cavalcata di Chris Moneymaker nel main event. Il sogno del trionfo mondiale, partendo dagli step più bassi. Dentro di me è scoccata la scintilla e mi sono detto che era giusto provarci. Ho mollato definitivamente il calcio e in poco tempo da livelli micro del cash game, ho scalato i vari gradini.
La carriera
Jeff Gross da promessa del calcio, diventa ben presto un giocatore molto rispettato online. Partito dal cash game, sposta la sua attenzione anche sui tornei e inizia a vincere a ripetizione. Se a oggi le sue vincite dal vivo sfiorano i 4 milioni di dollari, oltre un milione e mezzo è stato accumulato nel gioco online negli MTT. All'apice della sua ascesa, c'è il secondo imprevisto nella sua vita: il black friday del poker online negli USA. "Inizialmente è stato terribile. Mi sono ritrovato dall'oggi al domani senza poter giocare online. Ma quello che credevo fosse l'inizio della fine per me, si è tramutato in una sfida. Impossibilitato nel giocare online, ho dedicato il mio tempo esclusivamente al poker dal vivo.
Una scelta obbligata, ma che ha dato i suoi frutti. Come detto, le vincite lorde nel poker live sfiorano i 4 milioni e questo significa che i risultati al tavolo verde non sono mancati. "Ho avuto la possibilità di viaggiare molto di più, rispetto al passato. Tra tornei negli USA e anche fuori dai confini, partite private con amatori dal portafoglio bello gonfio ed eventi di una certa importanza non mi sono annoiato. Non solo, ma oltre ad essere un nuovo stimolo, ho migliorato molto il mio stile di gioco". E soprattutto ha conosciuto un fenomeno del nuoto come Michael Phelps. I due oltre a diventare grandi amici, hanno giocato a lungo assieme a poker. La seconda grande passione del nuotatore più forte nella storia degli USA.
Nelle sole WSOP, Jeff Gross ha incassato 1.165.457 dollari, con 50 "In the Money". Manca soltanto il bracciale per rendere tutto speciale. "Le WSOP sono l'essenza di questo gioco e non nascondo che punto a vincere almeno un braccialetto. Ma allo stesso tempo è molto dura, considerando i field immensi e la grande varianza che condiziona tornei del genere". Di sicuro alla prossima imminente edizione ci arriverà da padre, visto che lo scorso 22 aprile sua moglie Emilia ha dato alla luce il piccolo Joseph Sobreira Gross. Un motivo in più per mettere le mani sull'ambito bracciale.