Due regular, clienti abituali del SugarHouse Casino, sala da gioco di Philadelphia in Pennsylvania (Stati Uniti) hanno fatto causa per recuperare $250.000 persi ai tavoli di blackjack. L'accusa dei due giocatori tutt'altro che velata è che gli shuffler ed i mazzi di carte fossero difettosi.
La richiesta di risarcimento danni è stata depositata presso la corte federale di Philadelphia e non è casuale: arriva 7 mesi dopo che l'ente regolatore statale, il Pennsylvania Gaming Control Board, ha multato il casinò di $100.000 per aver distribuito carte da shuffler "illegali". Si tratta di un'infrazione gravissima che va a minare il rapporto di "fiducia" tra sala e giocatore.
Nell'ottobre del 2018, il board ha contestato ben 7 incidenti con gli shuffer, episodi controversi accaduti da maggio 2017 a gennaio 2018.
Lo SugarHouse Casinoha alle spalle diverso precedenti poco rassicuranti: era già stato multato per aver servito 17 drink ad un cliente palesemente ubriaco ai tavoli. Ed aveva ricevuto una multa da $32.500 per aver autorizzato un format di poker non autorizzato dal Gaming Control Board: il video era finito su Youtube e vedeva coinvolto anche Doug Polk, come vi abbiamo raccontato.
In un altro incidente di percorso, nel maggio del 2017, un dipendente del casinò aveva trovato 16 carte rimaste in uno shuffler messo fuori servizio. Gli ispettori hanno poi scoperto che quelle carte mancavano da sei mazzi che erano stati utilizzati in 46 round di blackjack il giorno precedente, ben 122 mani non regolari.
Nel settembre del 2018, un dealer ha impostato in modo erroneo uno shuffler automatico durante una partita di poker (molto probabilmente caraibico): ha distribuito le carte in modo sequenziale per seme, invece di mescolare random il mazzo.
I due gamblers locali, Anthony Mattia e William Vespe, hanno presentato la denuncia mercoledì scorso al tribunale federale della Pennsylvania. Mattia sostiene di aver perso circa $ 147.000 al SugarHouse nel periodo in cui si sono verificati gli incidenti, mentre Vespe ha perso $ 103.000. Sono convinti che il casinò di Philadelphia non sia riuscito a garantire condizioni eque nei giochi di carte e ha causato loro perdite significative ai tavoli.
La loro denuncia punta il dito contro il SugarHouse e la società proprietaria della sala Rush Street Gaming, con accuse di negligenza, violazione del contratto e arricchimento senza causa.
La regolarità del gioco in quei 7 mesi è stata messa in discussione proprio dal Pennsylvania Gaming Control Boarded altri giocatori potrebbero pensare di rivalersi sul casinò dopo questi episodi.