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Rivoluzione nei tornei live: gli accordi di staking diventano ufficiali e verranno calcolati nei payout

Quante volte abbiamo assistito a polemiche feroci (a volte anche stucchevoli) sui social e nei forum tra giocatori per accordi di staking non rispettati? L'ultimo caso controverso riguarda il final table del Main Event WSOP del 2018 con  Nick Marchington che non avrebbe rispettato un deal con due suoi backer.

La querelle è finita in tribunale, come in molti altri casi e il finalista non ha potuto ritirare il premio da $1,5 milioni (era arrivato settimo) per via del ricorso dei suoi "soci" David Yee e Colin Hartley.

Alcuni circuiti minori hanno iniziato a riconoscere questi accordi in via ufficiale.

Sembra sia arrivata la svolta anche nei tornei di primo piano. Poche ore fa, è stata annunciata da PartyPoker Live la volontà di intraprendere la medesima (ed intelligente) strada, in nome della trasparenza e di voler registrare e riconoscere gli accordi di staking al momento della distribuzione del payout.

In genere, nei tornei di poker, questi deal rimangono sottobanco e non sempre viene rispettata la parola data o la classica stretta di mano. Con internet poi, molto spesso, le persone non si conoscono neanche, se non in via telematica e sono ancora più frequenti i casi controversi. Con questa svolta però le dispute legali (e non solo) potrebbero circoscriversi.

E' il primo grosso brand che si muove in questa direzione ed è probabile che nei prossimi mesi, altri circuiti faranno lo stesso.

E' una soluzione anche per garantire maggiore trasparenza nei confronti delle varie agenzie fiscali mondiali.

Il sistema che ha annunciato PartyPoker live è molto semplice: i giocatori scaricano online un modulo, lo compilano e lo mandano per mail o lo stampano e  lo consegnano agli organizzatori del torneo nel casinò.

Così anche il payout sarà calcolato in base a questi accordi e sarà ufficializzato tenendo presente il deal sottoscritto tra i vari players e finanziatori.

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Un atto di trasparenza doveroso che potrebbe ridurre drasticamente le numerosi liti tra giocatori per accordi precedenti non rispettati. Sono casi molto frequenti e che offrono scarsa tutela legale, considerando che in molti ordinamenti i debiti derivanti dal gioco sono solo obbligazioni naturali (se non viene rispettato l'accordo non ci sono effettive tutele legali in molti stati).

Con questo nuovo sistema, grazie all'accordo sottoscritto e registrato dagli organizzatori, i premi verranno distribuiti tenendo conto dei criteri stabiliti e messi nero su bianco nel modulo.

Il form scaricabile su internet richiede una serie di informazioni: il nome del giocatore finanziato, la sua data di nascita, la mail ed i nomi di tutti i backers coinvolti nell'accordo di staking per quel torneo (con i dati personali).

Nel modulo saranno specificati anche i costi nel dettaglio che dovranno essere sottratti dalla vincita lorda.

Naturalmente la compilazione del modulo non è obbligatoria. Chi vuole schermare i propri deal lo potrà sempre fare, ma a suo rischio e pericolo.

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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