Vai al contenuto

Tom Dwan tra eccessi, bluff e staking: la sua scommessa sull' UFC fa discutere su Twitter, quale book può averla accettata?

Tom Dwan ci ha sempre abituato agli eccessi, in particolare ai tavoli da poker, ma non solo. Negli anni d'oro era famoso per la sua vita da ballas a Las Vegas.

E' bene dirlo: non vogliamo fare i falsi moralisti, siamo tutti responsabili delle nostre azioni, però durrrr sovente rappresenta il lato spinto ed eccessivo di questo mondo. Lo abbiamo iniziato a capirlo osservandolo più di 10 anni fa in diretta su High Stakes Poker, la nota trasmissione televisiva dedicata al cash game.

Quando raccontiamo le sue azioni, non sempre passa al pubblico il messaggio corretto. Alla fine giocare a poker o scommettere deve essere soprattutto un divertimento e non qualcosa che ti può condizionare la vita con pot o scommesse milionarie.

Tom è un campione che non si può mettere in discussione dal punto di vista tecnico, inutile mettere in dubbio il suo talento ai tavoli ma sorgono dubbi sulla sua disciplina nella gestione del bankroll e al rispetto del valore del denaro.

C'è chi dice che ha vinto talmente tanto da non avere alcun problema finanziario, ma ci sono voci che vanno nella direzione opposta. Per anni voci si sono ricorse che fosse andato broke, in particolare dopo la chiusura momentanea di Full Tilt nel 2011. Nella red room era senza dubbio uno dei più "coccolati" da Howard Lederer e Chris Ferguson, i due boss della seconda room mondiale. Sparita la vecchia Full Tilt, da quel momento nella sua vita è spuntato l'ex re degli junkets di Macao Paul Phua.

E' vero che a Macao ha sempre giocato da stakato, impossibile sostenere certe partite milionarie high stakes quando di fronte hai ricchi businessman come junkets, bookmakers asiatici o finanzieri di Hong Kong. Dietro a Dwan ci sono sempre stati Phua e company.

 

 

L'ultima uscita discutibile di Tom Dwan è sui social ed è un tweet destinato a fare rumore: il giocatore americano sostiene di aver piazzato una bet folle da milione sull'underdog Raphael Assuncao nella sfida di domenica scorsa  dell' Ultimate Fighting Championship (UFC)  contro il favorito Cody Garbrandt.

Bet persa pochi secondi prima del gong del secondo round: un gancio del peso gallo Garbrandt ha mandato al tappeto il rivale brasiliano sul quale Dwan sostiene di aver puntato pesante.

Il video del devastante gancio destro di Cody Garbrandt:

Scopri tutti i bonus di benvenuto

Ma sorgono diversi dubbi sulla scommessa: per prima cosa Dwan a che valuta/moneta si riferiva quando parlava di un milione? Un milione di dollari?

Quasi impossibile che qualsiasi bookmaker esistente sulla terra possa accettare una bet simile da un milione di dollari. Forse si può trovare qualche eccezione in Asia e tutte le strade portano all' "amico" Paul Phua, il quale è da anni sulla bocca di tutti nel mondo del betting, sia per presunti scandali di match fixing (tutti da dimostrare) sia per essere il proprietario di uno dei bookmaker asiatici più noti. Ma siamo certi che Phua accetterebbe una bet del genere dall'amico Tom?

Sicuro Phua gestisce uno dei banchi asiatici più caldi. Non a caso fu cacciato a Macao e arrestato a Las Vegas proprio perché raccoglieva da una suite del Caesars Palace enormi scommesse high rollers sui campionati del Mondo di calcio. Al processo, in tribunale in Nevada, erano  sempre presenti sia Tom Dwan che Phil Ivey (che aveva messo a disposizione il suo avvocato) a sostenere il boss di Macao, poi assolto per un vizio procedurale (l' FBI aveva fatto intercettazioni non autorizzate).

Paul Phua a sinistra, Bianca Rosso (moglie di durrrr) al centro e Tom Dwan

Una chiave di lettura forse corretta l'ha data il poker pro scozzese Ludovic Geilich che su Twitter ha fatto capire che la scommessa potrebbe essere in Hong Kong Dollars (HKD) l'equivalente di circa 129.000 dollari americani. Una somma comunque rilevante ma che sarebbe accettata dalla maggior parte dei bookmakers di Las Vegas.

 

Sempre sul social network in molti hanno twittato che non credevano a Dwan e che alla fine il suo fosse un vero e proprio bluff. Al momento Dwan non ha risposto, né ha pubblicato la ricevuta della scommessa.

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
MIGLIORA IL TUO POKER CON I NOSTRI CONSIGLI