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Negli USA i poker players rischieranno fino ad un anno di carcere

poker-prigioneGli States sono una terra dalle forti contraddizioni: in Nevada, New Jersey e Delaware hanno appena dato il via ai nuovi mercati regolamentati per quanto concerne il poker online (unico gioco consentito a livello federale). La Pennsylvania registra invece in questi giorni una forte spaccatura politica sul tema caldo dell'e-gaming.

Il Senato statale ha commissionato uno studio sul potenziale del mercato dell’e-gaming in ottica fiscale. I casinò fisici, dopo i primi anni di boom, hanno registrato una flessione e il gettito è diminuito. Il passaggio all’online sembra inevitabile da questo punto di vista. 

I Senatori Repubblicani però hanno mostrato una forte resistenza a questa prospettiva ed hanno presentato un disegno di legge, che se approvato, riporterebbe l’e-gaming statunitense al Medioevo.

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Il Senatore della Pennsylvania, Mario Scavello, ha presentato un progetto di legge che prevede, per coloro che vengono sorpresi a giocare online, una condanna a ben 90 lunghi giorni di reclusione in carcere. Ma non è tutto: in caso di reiterazione del “reato”, il player rischia fino ad un anno.

Ancora non si conoscono quali saranno le reali possibilità di approvazione del disegno legge ma una cosa è certa: dietro alla forte opposizione dei repubblicani, sembra esserci la lunga mano di Sheldon Adelson, proprietario di Las Vegas Sands,  fondatore della coalizione anti-online e uno dei principali finanziatori del partito. 

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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