Il Superbowl statunitense non è soltanto un appuntamento imperdibile per gli appassionati di sport, ma anche per coloro che amano le scommesse: doveva pensarla così anche Mark Johnston, prima di perdere 500.000 $ ad un casinò di Las Vegas.
La location dove è avvenuto il fatto è stata il Downtown Grand, che ha aperto i battenti soltanto qualche mese fa. Qui lo scommettitore avrebbe puntato forte, ma questo di per sé non sorprende: negli Stati Uniti infatti è illegale piazzare scommesse sugli eventi sportivi dal 1992, ma il Nevada naturalmente fa eccezione.
Non sorprende quindi che chi intenda bettare forte lo faccia a Las Vegas, ma da questo punto di vista le regole del "Silver State" sono chiare: non è concesso accettare giocate da clienti palesemente ubriachi. E Mark Johnston sostiene che sia stato proprio il suo caso. Il problema è: riuscirà a dimostrarlo?
A quanto è emerso, Johnston avrebbe cominciato a bere in aeroporto una volta atterrato, e quindi avrebbe proseguito al casinò, che secondo le accuse dell'interessato avrebbe proseguito a servirgli da bere, accettando anche le sue puntate: "E' come se avessero preso un ubriaco che cammina per strada, rubandogli tutti i suoi soldi", ha dichiarato l'interessato ai microfoni di News3.
Il casinò ha deciso di non commentare la notizia, ma la faccenda è stata già messa in mano agli avvocati: a quanto pare al momento tra le parti non è in vista nessun accordo, e così adesso saranno delle carte bollate a decidere il destino del suo mezzo milione di dollari: di tarallucci e vino, insomma, almeno stavolta neppure l'ombra.