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Daniel Negreanu

Daniel Negreanu lancia l'appello: "non incassate chips da sconosciuti al casinò Aria, sono state rubate"

Tempo di saldi al casinò Aria

"Ehi amico, vuoi guadagnare un botto di soldi in pochi secondi?". Questa più o meno la frase che una persona ha rivolto all'amico di Daniel Negreanu. Il ragazzo è rimasto perplesso davanti alla richiesta e ha cercato di capire meglio. In pratica, "Mister X" stava tentando di rivendere a prezzo inferiore del valore alcune chips da 25 mila dollari e altre in tagli da 5 mila. Una cosa illegale e che ha messo in allarme l'amico di Daniel Negreanu.

Daniel Negeranu principiante

Ovviamente ha rifiutato e poco dopo ha avvertito il 6 volte campione sapendo della cassa di risonanza che possono avere le parole di Negreanu in questi casi. Il canadese non ha perso tempo e tramite i suoi account social ha lanciato l'allarme. "Se qualcuno tenta di rivenderti chips del Casinò Aria, soprattutto all'esterno del casinò, non acquistarle. Sono fiches rubate e il casinò stesso è alla ricerca di questi gettoni". Poche, ma chiare parole, per riassumere il concetto di truffa che questa persona sta intentando agli ignari avventori.

Chips rubate ad Alaei

Secondo Daniel Negreanu e anche secondo il Casinò Aria di Las Vegas, la refurtiva dovrebbe riguardare le chips rubate due settimane fa a Daniel Alaei. Non è stata molto chiara la dinamica del furto, ma a quanto pare il poker player ha visto evaporare 725 mila dollari in chips del suddetto casinò. Una cifra altissima e che non passa certo inosservata, tanto da mettere in allarme tutti all'Aria.

Probabilmente il ladro, dopo aver rubato le chips in questione sta provando a rivenderle a prezzo inferiore sperando di far un buon bottino. Chissà se qualcuno è caduto nella trappola, oppure se in tanti hanno reagito come l'amico di Daniel Negreanu. Una mossa che probabilmente rischia di dare pochi frutti quella del ladro, considerando che ogni chips del casinò Aria ha un microchip interno e un conseguente codice.

Dunque le fiches sono "segnate" e al primo tentativo di incassarle scatterebbe il blocco da parte dello staff del casinò.  Sarebbe impossibile anche avendo  un complice all'interno della casa da gioco.

Il precedente "comico"

Non è la prima volta che succede un caso simile a Las Vegas. Esistono persone che tentano di campare con questi espedienti e il consiglio è sempre lo stesso: non fatelo assolutamente. Fra coloro che hanno tentanto il colpo gobbo, il più eclatante è stato  Tony Carleo nel 2010. Rubò la bellezza di 1.5 milioni di dollari in chips al tavolo di craps al Bellagio . In pochi secondi l'uomo intascò i gettoni per poi dileguarsi.

Il giorno dopo però, ecco l'aspetto comico della vicenda. Tony pensa bene di tornare al Bellagio e di sedersi esattamente allo stesso tavolo di Craps per giocare con le fiches rubate il giorno precedente. Una mossa assurda e senza senso, con la vigilanza del casinò che in pochi minuti si presenta al tavolo a chiedere conto della provenienza delle fiches che Carleo stava usando per giocare. Un piano tragicomico finito con l'arresto di Carleo.

 

Nel mondo del giornalismo sportivo da quando avevo 16 anni, ho all'attivo quasi 800 radiocronache di eventi sportivi e quasi 10 mila articoli sportivi. Da 15 anni nel mondo del poker, del betting e del gaming. Cavallo di battaglia: "Amici Miei".
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