Dopo il consueto processo aperto a tutti, per una prima scrematura dei candidati, la Poker Hall of Fame 2020 ha trovato i suoi magnifici 11. Quest’anno, però, soltanto uno di loro entrerà a far parte dell’Arca della Gloria del Poker.
Ci sono alcuni player che sono stati nominati per la prima volta, altri che invece hanno già provato invano ad entrare nella Poker Hall of Fame: che sia questa l’occasione buona? Lo scopriremo il prossimo 30 dicembre, durante l’heads-up finale del WSOP Main Event.
Poker Hall of Fame 2020, i volti nuovi
Che poi nuovi non sono, in senso stretto, dato che parliamo di giocatori o comunque personalità che in qualche modo hanno fatto la storia del poker o hanno dato un contributo fondamentale all’espansione di questa disciplina nel mondo.
Tra i player, da segnalare la candidatura di Patrik Antonius, uno dei giocatori moderni più completi, forte tanto nei tornei quanto nel cash game. Il finlandese in carriera può vantare oltre 12 milioni di dollari vinti nei tornei live.ù
Anche Lon McEachern e Norman Chad proveranno ad entrare nella Poker Hall of Fame 2020: per chi non lo sapesse, parliamo dei due storici commentatori delle World Series of Poker.
Infine, Isai Scheinberg: anche per il padre fondatore di PokerStars si tratta della prima candidatura in assoluto.
I cavalli di ritorno
Tra gli 11 candidati alla Poker Hall of Fame 2020 c’è anche chi ci ha già provato altre volte:
- Eli Elezra
- Antonio Esfandiari
- Chris Ferguson
- Ted Forrest
- Mike Matgusow
- Huck Seed
- Matt Savage
I criteri di elezione
Come per tutte le classi della Poker Hall of Fame, anche il candidato che uscirà da quella di quest’anno dovrà:
- Aver giocato contro i migliori al mondo
- Avere compiuto almeno 40 anni al momento della nomination
- Aver giocato high stakes
- Aver giocato bene in maniera continuativa, guadagnandosi il rispetto del pubblico
- Aver resistito al passare dei tempi
- O, per i non giocatori, aver contribuito alla crescita generale e al successo del poker, lasciando risultati duraturi e indelebili