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Howard "Tahoe" Andrew: una mente eccezionale
Howard "Tahoe" Andrew nasce nel 1934 in California e ad appena 21 anni ha già una laurea in matematica. Una mente eccelsa e con una grande passione per il poker. Se di giorno veste i panni dell'ingegnere industriale, di notte si trasforma in un giocatore clandestino nelle partite di poker che si disputano soprattutto in case private. Sono gli anni in cui il poker subisce una sorta di caccia alle streghe dalla polizia negli USA e di conseguenza bisogna stare sempre attenti.

I blitz delle forze dell'ordine sono frequenti e ci sono sentinelle che vigilano davanti alle porte delle case che ospitano queste partite. Il buon Howard "Tahoe" Andrew fin dagli inizi si appassiona al poker e i risultati non tardano ad arrivare. Le vincite sono continue e pesanti per l'epoca, permettendo ad Howard di trasformare il gioco in un secondo lavoro. Nei primi anni 60 si trasferisce sulle sponde del Lago Tahoe: serve il suo contributo come ingegnere per la creazioni di nuovi acquedotti. Ci resterà 10 anni e proprio il nome del suddetto lago diventa il soprannome che lo accompagna per il resto della vita.
Howard "Tahoe" Andrew: innamorato delle WSOP
Howard "Tahoe" Andrew nel corso del suo decennio lavorativo sulle sponde del Lago Tahoe non rinuncia certo ad intense partite di poker con colleghi e altri lavoratori. Quando negli anni settanta torna in California capisce che il gioco è stato finalmente sdoganato. Non resta che viaggiare con frequenza verso Las Vegas, diventata nel frattempo la nuova "Mecca" del poker live negli USA.
Dopo anni di partite private e spesso clandestine, è arrivato il momento di misurarsi con i grandi campioni per Howard "Tahoe" Andrew. E i risultati non tardano ad arrivare, con una sola sostanziale differenza rispetto ai vari Brunson, Slim, Tomko e tutti gli altri grandi players che in quegli anni dominavano a Sin City, soprattutto durante le WSOP. Lui non si è mai definito un giocatore professionista, in virtù del proprio lavoro che spesso lo obbligava a prendersi delle pause dalle trasferte in Nevada.
Ma per tutto l'oro di questo mondo non avrebbe mai saltato le WSOP. Molto significativa la descrizione dell'ufficio stampa di allora delle World Series Of Poker che nel 1978 esaltò le qualità di Howard "Tahoe" Andrew: "uno dei non professionisti più formidabili delle World Series of Poker. Un ingegnere industriale, con una reputazione spericolata. Se ci fosse un premio assegnato al giocatore che ha spinto più volte tutte le fiches al centro del tavolo, ebbene quel premio lo vincerebbe quasi sempre Howard "Tahoe" Andrew.
Howard "Tahoe" Andrew: i due bracciali e il record del main
Come detto i risultati per Howard "Tahoe" Andrew non tardano ad arrivare in quel di Las Vegas. Si conquista prima il rispetto degli altri giocatori al tavolo e poi mette al polso due bracciali. La particolarità e che arrivano a distanza di 24 ore l'uno dall'altro. Il primo alloro si manifesta nell'evento#1 delle WSOP 1976, il $1.000 No Limit Hold'em, dove incassa 28 mila dollari. Qualche ora di sonno e il giorno seguente cala il bis nell'evento#2, il "$2.500 NLH" torneo riservato ai non professionisti. Primo posto e altri 24 mila dollari nelle sue tasche. A modo suo è un record anche questo.
Il vero primato di Howard "Tahoe" Andrew però è arrivato nel corso degli anni nel main event WSOP. Lo ha giocato senza interruzioni dal 1974 al 2018, per ben 45 edizioni di fila. E' così diventa la striscia più lunga mai giocata da un singolo player, superando anche quella di Doyle Brunson che per questioni legali non prese parte alle WSOP dal 1999 al 2002. Un primato che non sarà facile da battere. Il suo miglior risultato resta l'ottava piazza raggiunta nel 1984.
Howard "Tahoe" Andrew: tutte le vittorie più importanti
I database del poker live negli USA hanno iniziato a raccogliere dati e statistiche a partire dal 1976. Le vittorie dal vivo di Howard "Tahoe" Andrew superano il milione e mezzo di dollari, ma probabilmente se aggiungiamo anche quelle arrivate nei tornei prima del 1976, allora la cifra supera tranquillamente i 2 milioni di vincite lorde. In epoca moderna non si tratta certo di successi così eclatanti, ma per gli anni settanta stiamo parlando di tantissimi soldi.
Tutto questo, senza dimenticare le vincite al cash game e nelle partite private ottenute dallo stesso Howard "Tahoe" Andrew: numeri importati. L'assegno più pesante mai vinto in carriera da "Tahoe" arriva nel 1987 al "Grand Prix of Poker $ 10.000 Main Event". Perde il duello finale con Jim Doman, ma si consola con 250 mila dollari. La seconda vincita più alta, ottenuta in un evento live, giunge l'anno seguente e per 86.400 bigliettoni, dopo aver investito appena 200 dollari di buyin.
Con la sua morte si chiude una delle favole pokeristiche più incredibili di sempre. Un non professionista capace di reggere il passo dei professionisti. In queste ore fioccano senza sosta i ricordi di chi lo ha affrontato al tavolo da poker, fra aneddoti e curiosità senza tempo. Howard "Tahoe" Andrew lascia la moglie, 4 figlie e una miriade di nipoti.