Numeri straordinari per Mustapha Kanit a queste WSOP 2014: 3 ITM di cui 2 final table e un 7° posto nell'evento 6-max, piazzamenti validi per 301.651 dollari! L'ultima bandierina del player di Alessandria è di poco fa, quando è riuscito a concludere (dopo una giornata all'insegna delle montagne russe) con il 5° posto la deep run nell'evento #35. Un eliminazione particolare la sua, avvenuta in una mano giocata in maniera sicuramente coraggiosa, visto che ha provato un bluff al river mettendo tutto lo stack nel mezzo nonostante ci fosse un giocatore estremamente corto e lo scalino nel payout fosse di quasi 50.000 dollari. L'avversario lo ha pizzicato con un progetto di scala non chiuso e per lui è finita la cavalcata, coronata da 128.862 dollari di premio.
I 23 players rimanenti in questo day 3 costituivano uno dei field più tosti visti fino a questo momento alle WSOP: Josh Arieh, Dan Smith, Sam Trickett, Eric Froelich, David Peters, Olivier Busquet, Sylvain Loosli, Jeff Madsen e Brian Yoon hanno tutti vincite superiori al milione di dollari e tra questi nomi va ovviamente anche inserito il nostro "mustacchione", che da poco ha sfondato quota due milioni di dollari vinti nei soli tornei live.
Il primo eliminato è Olivier Busquet, che si presentava cortissimo. Poco dopo tocca a Froelich, Raghavan (gli scoppiano gli Assi con una coppia di nove) e incredibilmente anche a Jeff Madsen, chipleader al termine del day 2, che si gioca il piatto più importante del torneo in questo modo: su board 9 5 3 a lui e Brian Yoon vanno ai resti, con il primo che gira un monster draw con 4 3 e il secondo che può contare su un set di 5. Il river è un k che non sposta i pronostici e per Madsen restano solo poche chips, utili solo a farlo eliminare poche mani dopo in 20° posizione.
Le eliminazioni si susseguono rapide e così perdiamo anche il November Nine 2013 Sylvain Loosli (16°) e un corto Sam Trickett (11°) che non vince il coinflip con 5 5 contro a 9 . Poco dopo, Nick Grippo sbolla il tavolo finale in 9° posizione: apre il gioco e chiama il push di Bergman, mostrando k k allo showdown. L'avversario è nettamente sfavorito dato che ha q q ma riesce a trovare una beffarda q al river.
Quanto succede poco dopo è incredibile: lo stesso Bergman si ritrova nuovamente ai resti preflop dopo aver 6-bettato Kanit. Il nostro connazionale chiama e gira k k . L'americano si ritrova nuovamente costretto a mostrare q q e riesce a trovare clamorosamente lo scoppio, centrando nientemeno che un poker di Donne. È la seconda volta nel giro di una manciata di mani che Bergman vince con Q-Q contro K-K. Per "mustacchione" si tratta di un bruttissimo colpo sia a livello di chips (gli restano 240.000 gettoni) che di morale, che diventa quasi un KO quando perde nuovamente in modo incredibile: va ai resti preflop con k j e trova il call di Cousineau con 10 10. Il flop è q 10 9 che consegna una scala floppata a Mustapha. Il river, però, è un 10 che fa chiudere poker allo statunitense. Per Kanit due poker sbattuti in faccia nel giro di qualche orbita e solo più 30.000 chips, poco più di un big blind.
L'elimazione dell'azzurro in 8° posizione sembra scontata e invece il destino ha in serbo una strada diversa: riesce in una serie incredibile di double-up, finchè si trova con uno stack abbastanza grande da poter flattare il raise di Yoon per poi puntare su flop e turn e pushare al river, ottenendo il fold dell'avversario e uno stack da 677.000 chips. Una rimonta straordinaria se si pensa che meno di un'ora prima gli rimaneva poco più di un big blind.
Perdiamo così Cousineau, mentre il tedesco Pfutzenreuter viene bustato dallo stesso Kanit, fortunato a trovare un Asso su flop in grado di fargli vincere il duello a 7 contro 7 7 . "Mustacchione" è scatenato e poco dopo manda a casa anche il temibile Dan Smith, vincendo il coinflip con 7 7 contro a 10. A quel punto l'italiano può contare su oltre 1 milione di chips, in grado di rimetterlo a tutti gli effetti in gioco per il braccialetto. Il torneo di Musta, tuttavia, dura poco a causa di un bluff andato male, in un momento del torneo nel quale Ardit Kurshumi aveva solo più 10 big blinds.
Brian Yoon apre a 65.000 e Kanit chiama dallo small blind. Il flop è a 8 7 e il nostro opta per un check-call alla puntata da 65.000. Il turn è un 3 e questa volta vediamo Mustapha check-raisare la puntata di 150.000 fino a 345.000. Il river è un k che potrebbe chiudere un eventuale colore e Kanit va all-in per circa 875.000 chips! Un piatto enorme dunque, che può spostare tutti gli equilibri al tavolo. Brian Yoon, che è il chipleader con oltre 3 milioni ed è l'unico giocatore sopra i 2 milioni, ci pensa per oltre 3 minuti, per poi effettuare il call. Allo showdown mostra a q mentre "mustacchione" non può fare altro che girare 6 5 per un progetto di scala mancato.
Quinta posizione e grandissimo coraggio per Kanit, che si prende l'ennesimo risultato di rilievo. Doversi arrendere così vicini al titolo lascia sicuramente l'amaro in bocca ma non ci sono rimpianti per la condotta della mano: vincere un piatto del genere con un bluff, avrebbe dato una spinta clamorosa sotto tutti i punti di vista per andare a prendersi il braccialetto. Per Kanit 128.862 dollari, la vincita più grande della sua carriera alle WSOP.
La quarta posizione è di Kurhumi, eliminato da Josh Arieh. Tocca poi a Josh Bergman, che lascia Arieh e Yoon all'heads-up, in parità assoluta. Quest'ultimo riesce a prendersi una vittoria non facile quando sul board 7 6 9 a le mette tutte nel mezzo e gira 8 2 . Arieh ha a 2 ma non arrivano aiuti dal river. Per Yoon si tratta del secondo braccialetto in carriera, ottenuto dopo aver dominato il final day in lungo e in largo. Questo il payout del final table:
1. Brian Yoon $633,341
2. Josh Arieh $391,575
3. Josh Bergman $246,169
4. Ardit Kurshumi $176,684
5. Mustapha Kanit $128,862
6. Dan Smith $95,515
7. Timo Pfutzenreuter $71,940
8. Tony Cousineau $55,034