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Il primo braccialetto delle WSOP 2021 è nobile: Jeremy Ausmus trionfa al Charity

Jeremy Ausmus-Courtesy-POKERNEWS-KATERINA-LUKINA
Jeremy Ausmus-Courtesy-Pokernews-Hayley-Hochstetler

Il primo braccialetto dell'edizione 2021 delle WSOP, porta con sè una storia curiosa, la prima tra tante che vi racconteremo.

È quella di Jeremy Ausmus, che nella notte di giovedì, quando è ufficialmente partita la kermesse che ci accompagnerà da Las Vegas per quasi tre mesi, stava per rinunciare a iscriversi all'evento numero 3, $1,000 Covid-19 No-Limit Hold'em Charity.

Il campione statunitense di lunga data e commentatore televisivo di poker, ha messo pazienza in spalla, sfidando le lunghe file di registrazione al Rio Convention Center, entrando nel torneo poco prima della fine della registrazione tardiva.

Meno di 24 ore dopo, quella decisione ha portato alla gloria delle WSOP. Ausmus ha vinto l'Event #3, portando a casa un premio di $48.681.

La vittoria è valsa ad Ausmus il suo secondo braccialetto WSOP in carriera e ha portato i suoi guadagni in carriera ad oltre $ 8.7 milioni.

Ausmus doppia il braccialetto europeo

Ausmus è un giocatore a tutto tondo, visto che tra le sue vittorie e i suoi piazzamenti più importanti, alcuni sono originati da tornei di varianti, tra i quali il primo braccialetto, centrato in quel di Parigi alle WSOP Europe nel 2013, in una specialità come Pot Limit Omaha.

L'Event #3 si è giocato con una struttura turbo, con livelli di 20 minuti. Il Day 2 è ripreso con cinque giocatori al tavolo finale e Ausmus ha vinto il braccialetto in meno di due ore di gioco nella notte appena passata.

"Questi sono tornei molto divertenti", ha detto Ausmus degli eventi turbo WSOP. "Hanno una pressione molto più bassa per tutti. C'è meno abilità e mi piace inserirne alcuni per distrarmi un po' rispetto ai tornei più impegnativi".

"Puoi semplicemente finire un torneo in un paio di giorni. Non è certo il palcoscenico più vero dei giocatori abili, hai bisogno di stack più profondi per questo. Ma tutti si divertono solo ad iscriversi e gamblare un pochino".

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Nonostante il format veloce, il tavolo finale di venerdì ha visto una forte concorrenza e un ottimo field rimasto. Il secondo classificato Jesse Lonis (2° - $30.086) è arrivato anche lui a un passo dal suo secondo braccialetto WSOP in carriera.

Lonis ha mantenuto la leadership andando all'heads-up contro Ausmus. Il futuro vincitore è riuscito però a raddoppiare in poche mani in heads up, e ha concluso l'affare in una mano preflop all-in contro il suo compagno campione WSOP.

L'ultima mano ha visto Ausmus metterle tutte dentro con  a 9  contro k 9 di Lonis, e l'asso-alto ha resistito fino al runout.

"Il torneo in generale, per essere un $1k alle World Series, era popolato da una marea di regular", ha detto Ausmus. "Molti giocatori li ho incontrati spesso e conoscevo tutti al tavolo finale."

Tra gli altri primi cinque classificati hanno chiuso Mitchell Halverson (3° - $ 20.960), Asher Conniff (4° - $ 14.919) e Steve Gross (5° - $ 10,854).

Foto Homepage Courtesy Pokernews & Caterina Lukina

Poker e Sport Editor
Io sono Andrea Borea, sono nato nel marzo del 1973, e non vengo propriamente da una formazione umanistica, visto che i miei hanno sempre spinto per dare seguito agli interessi di famiglia. Dopo aver fatto per qualche tempo ciò che essi mi consigliavano, Assopoker divenne la mia vita, prima che mi chiamasse Luca Pagano per collaborare al sito PokerPoker.it e dare vita alla Pagano Events. Sono stato il primo a bloggare il Main Event delle WSOP per l’Italia da Las Vegas, nel 2008 e nel 2009. Collaborai alla stesura di due collane, “Lo sport del Poker” e “I segreti del Grande Poker”, entrambi per la Gazzetta dello Sport, sempre per Gazzetta cominciai a scrivere per un paio di anni articoli di Texas Hold’Em, prima di passare in pianta stabile con PokerStars.it. Da 6/7 anni, scrivo per ItaliaPokerClub, BetFair, PokerStarsNews, PokerStarsLearn, Ludos Academy.
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