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Daniel Colman vince e scappa: (quasi) nessuna intervista per mister OneDrop

bbj-pokerclubC'è chi la fama la insegue ad ogni costo, e chi invece cerca di sfuggirle con tutto il fiato che ha in corpo: sembra essere il caso di Dan Colman, che dopo aver battuto Daniel Negreanu nel One Drop si è allontanato in fretta e furia dal Rio, schivando i microfoni e lasciando perplesso più di qualcuno.

Lo statunitense, d'altra parte, non è mai sembrato particolarmente attratto dalla popolarità: non ha alcun profilo Twitter registrato a suo nome ed anche quello di Facebook pare abbandonato a se stesso, ed anche dopo il successo ottenuto nel torneo Super High Roller dell'EPT di Montecarlo aveva rilasciato pochissime dichiarazioni.

Pare che l'organizzazione abbia dovuto insistere perché posasse per le foto della premiazione, dove in effetti appare più infastidito che raggiante. E' vero che "mrGR33N13" non ha alcun obbligo nei confronti di nessuno da un punto di vista promozionale, e la sua posizione in questo senso è del tutto legittima, ma a molti professionisti è apparso comunque strano negare anche poche frasi di circostanza dopo aver vinto un torneo simile, a cui la ESPN darà ampio risalto televisivo.

Busquet non ha digerito i mugugni che hanno accompagnato la scelta di Colman (photo courtesy Neil Stoddart)

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A difendere a spada tratta la scelta dell'amico ci ha pensato Olivier Busquet, che è suo buon amico, al punto da essere verosimilmente fra coloro che avevano acquistato una quota del vincitore: "Voleva fare interviste che parlassero soltanto dell'iniziativa benefica e che non promuovessero lui stesso - ha spiegato - ed infatti non è vero che non ha rilasciato alcuna intervista, ha parlato brevemente con la ESPN proprio di questo aspetto".

Busquet ha bollato come assurde le posizioni di chi ha giudicato negativamente questa scelta, come ad esempio il Las Vegas Sun, che in un articolo non ha esitato a definire Colman "un bambino petulante", giudicando irrispettoso e miope nei confronti dell'industria del poker il fatto di negarsi in modo categorico. Naturalmente Olivier è di avviso ben diverso.

"Non sto difendendo il suo atteggiamento, ma il suo diritto di farlo - ha precisato - chiunque lo giudichi senza conoscere la sua storia e le sue motivazioni è in torto". Busquet ha anche rivelato che Colman andrà in Africa per promuovere l'iniziativa benefica, a dimostrazione che si tratti di un ragazzo magari sui generis ma ben diverso da come nelle ultime ore l'ha dipinto qualcuno che non lo conosce.

Del resto, non è la prima volta che professionisti di primo piano si mostrano indifferenti o persino insofferenti nei confronti di certi cerimoniali, ma in effetti pochi fra loro avevano appena vinto quindici milioni di dollari...

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