Da idolo a traditore o - nella peggiore delle ipotesi - ladro. E' questo lo strano destino che potrebbe vivere Chris Ferguson. Al pro statunitense lo storico soprannome "Jesus" (nato per via del suo taglio di capelli e la barba incolta) rischia infatti di tornare contro come un boomerang, vista la situazione di Full Tilt Poker (di cui è socio) e il suo ipotizzato coinvolgimento nella sottrazione di fondi ai danni di migliaia di giocatori. Ripercorriamone brevemente la vita e la carriera.
Nato a Los Angeles nel 1963 e figlio di un docente universitario di Statistica, Chris il giovane Chris Ferguson si avvicina al poker attraverso internet mentre si appresta a conseguire un dottorato di ricerca in informatica ad UCLA, scoprendo ben presto che quella matematica di cui fin da allora era cultore poteva conferirgli un vantaggio non da poco sugli avversari.
Siamo parlando dei primi anni novanta, e mentre Ferguson si appresta a tuffarsi seriamente nel mondo del poker online, sono ancora ben pochi quelli che riescono a padroneggiare concetti come pot odds, implied odds o EV, che pure diverranno tanto popolari negli anni a seguire.
Nel 1994 “Jesus” decide di applicare tutto ciò che aveva imparato sulle strategie di gioco solo ai tornei, iniziando a frequentare eventi a basso buy-in nelle card room di Los Angeles, e cercando di costruirsi così un bankroll adeguato per poi tentare l’avventura alle WSOP: un percorso-modello per un giocatore metodico come pochi altri nel panorama internazionale.
Nel 1995 partecipa al primo Main Event della sua vita, e negli anni seguenti colleziona ben 11 piazzamenti ITM, fra cui due quarti posti conquistati nel 1998 e nel 1999.
La svolta per lui è ormai vicina, e si concretizza in modo incredibile nell'edizione delle WSOP targata 2000. Chris Ferguson vince il suo primo braccialetto in un evento di Seven Card Stud da 2.500$, ricompensato con una prima moneta da 151.000$, che rappresenta la sua vincita più alta in carriera ma ancora per poco...
A distanza di un paio di settimane infatti Chris Ferguson vince il Main Event WSOP, lasciandosi alle spalle T. J. Cloutier come l'ultimo di 512 giocatori e vincendo 1.500.000 $. I numeri allora non erano minimamente paragonabili a quelli odierni, ma nel caso di Chris Ferguson si capirà ben presto che la sua non sia stata soltanto fortuna.
La sua collezione di braccialetti vsi arricchisce infatti già nel 2001, in un torneo di Omaha Hi/Low dove si lascia alle spalle Men "The Master" Nguyen, mentre nel 2003 arrivano altri due titoli WSOP.
Infine, dopo una serie sterminata di piazzamenti, nel 2008 vince il prestigioso NBC National Heads-Up Championship, che gli frutta 500.000 dollari: complessivamente, le sue vincite nei tornei live sono superiori agli 8 milioni di dollari.
La vera svolta nella vita di Chris era avvenuta però nel 2002: è stato allora che, mettendo a frutto il suo dottorato in informatica della UCLA, sviluppa in team una nuova piattaforma di cui poi diventerà socio, che prenderà il nome di Full Tilt Poker, e che sarà a lungo la seconda poker room al mondo.
E qui arriviamo ai giorni nostri, con il Black Friday che ha sconvolto il panorama del poker online statunitense, contribuendo a scoprire un "vaso di Pandora" che manderà Full Tilt Poker a gambe all'aria!
La room viene accusata di violazione della legge USA insieme ad altre due grosse poker rooms, ma è proprio su FT che iniziano ad affiorare particolari inquietanti. La sua licenza viene sospesa dall'AGCC, ma è nel settembre 2011 che arrivano le accuse più grosse: insieme al collega e socio fondatore Howard Lederer, all'altro socio Rafe Furst e all'A.D. della società Ray Bitar , Chris viene accusato di avere intascato indebitamente fondi sottratti dai conti di migliaia di giocatori. L'ipotesi è quello di uno schema Ponzi, ed a Ferguson viene contestato un guadagno illecito di 25 milioni di dollari!
La giustizia farà rapidamente il suo corso e al momento non sarebbe corretto considerare Chris Ferguson colpevole prima di un verdetto definitivo, ma certo il quadro che è emerso è desolante, ed è assolutamente beffardo che tra gli autori di una siffatta truffa ci possa essere proprio colui che ha insegnato a milioni di giocatori le rigide regole del bankroll management: lo stesso Ferguson diede infatti vita, su Full Tilt, ad un interessante esperimento che si rivelò un successo e diede vita a tanti fenomeni di emulazione: raggiungere in un anno il guadagno di 10.000$ partendo da zero e giocando inizialmente solo tornei freeroll.