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Lex Veldhuis

Come la vita di Lex Veldhuis si è capovolta in meno di un mese

Come può il poker streamer numero 1 al mondo non poter giocare online? Se lo saranno chiesti in molti durante il mese di assenza del noto pro olandese Lex Veldhuis, in particolare i suoi quasi 300mila followers.

La storia è curiosa: nei Paesi Bassi hanno appena assegnato le licenze per il poker online già attive per il nuovo mercato legale, in stallo per molti anni. Il Governo dell'Aja ha parcheggiato i vecchi operatori che offrivano gioco quando il settore non era ancora regolamentato.

Lex Veldhuis
Lex Veldhuis (photo courtesy of Pokernews - Danny Maxwell)

Così PokerStars ha sospeso le operazioni e dovrà aspettare un anno prima di poter rientrare dalla porta principale.

Questo piccolo dettaglio ha impattato sulla vita di Lex Veldhuis che è lo streamer numero uno su Twitch per il poker ed è sponsorizzato dal sito dell'Isola di Man.

A luglio il suo ultimo colpaccio online con la vittoria nel $1.050 Sunday High Roller davanti ai suoi seguaci. Un risultato che aveva esaltato la sua community.

A causa del ban arrivato a cavallo tra settembre ed ottobre, per un mese Lex ha dovuto rinunciare a giocare online (il suo account è stato sospeso come quello di tutti i suoi compatrioti) ed esibirsi in streaming di fronte alla sua numerosa platea (stiamo parlando di 286.000 followers solo su Twitch mentre su Youtube sfonda i 100.000 iscritti ma alcuni suoi video hanno toccato un'audience di oltre 160.000 persone).

Lex è rimasto fuori dai giochi per oltre 4 settimane ma ha dovuto prendere una decisione drastica e non semplice con un bimbo di pochi mesi.

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Veldhuis e famiglia si sono così trasferiti in Belgio. E' stata una scelta di vita difficile ma essenziale per tornare ad alzare il sipario live su Twitch.

Domenica scorsa Lex è di nuovo tornato in action. Ha aperto la diretta con parole ricche di entusiasmo: "Sono felice ed orgoglioso di essere tornato, è così bello. Ho una nuova casa. E' stato un mese piuttosto intenso, devo capire ancora molte cose, c'è stata parecchia pianificazione per preparare tutto ed un lavoro intenso anche dal punto di vista legale".

"Ho intenzione di massimizzare il lavoro nei giorni che sono qui in Belgio e sono entusiasta di seguire questo programma di lavoro".

Il pro di PokerStars quindi farà il pendolare: giocherà in streaming dal Belgio e tornerà a casa per qualche giorno nei Paesi Bassi. E' l'unica soluzione per difendere i suoi canali e il suo primato su Twitch. Anni ed anni di lavoro non possono essere gettati così al vento per un semplice ban.

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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