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AA e KK imparare quando foldarli

Una delle cose più difficili nel poker è mollare una mano come AA e KK, quando questa è potenzialmente perdente. Si potrebbe discutere tantissimo sull’argomento e, purtroppo, non arrivare mai a poter formulare regole fisse. Ogni tavolo, infatti, è differente, così come ogni mano e le abilità e strategie dei giocatori. Esistono però degli esempi che forniscono indicazioni importanti su quando foldare.

Una delle prime cose da sapere e che molti giocatori sbagliano, è la valutazione delle probabilità (odds) in base al cambiamento della situazione di gioco. Generalmente al pre-flop una mano di AA o KK è considerata favorita all’80%. Bisogna però considerare che queste probabilità presuppongono che tu stia giocando heads-up! La cosa non è così frequente, specialmente nei limit games. Ricordiamoci quindi di non giocare mai slow (poco aggressivi) pre-flop una mano così forte.

Quando ad un tavolo ci sono più giocatori le probabilità si abbassano tantissimo: se questi sono tre, le probabilità scendono dall’80% al 60%; se invece sono quattro o di più, la situazione precipita al 50%, quasi come un lancio di moneta a testa o croce. Queste premesse però non vogliono intendere che si debba rinunciare al gioco al primo re-raise degli avversari, ma che certo bisogna fare molta attenzione. Si dice che la differenza tra un giocatore bravo ed un pro stia proprio nel saper buttare una mano come AA o KK, anche al pre-flop se necessario. I più grandi giocatori lo confermano, come Annie Duke e Dan Harrington, e dicono che quando la situazione lo richiede, si debba foldare la mano.

Facciamo un esempio concreto: il flop mostra una situazione difficile, con tre carte di colore o tre di scala e a questo segue una puntata di un giocatore. Voi fate un raise. Dal vostro rilancio la mano potrebbe andare così: il tuo avversario folda e tu prendi il piatto; lui controrilancia, e tu teoricamente foldi. Invece, nel caso in cui chiamasse, fate molta attenzione perché potrebbe trattarsi di un "set-up". Se fatto nel modo giusto, il re-raise è una buona soluzione, certo può farti perdere la puntata, ma può darti abbastanza informazioni su come gestire la tua mano.

Road to Campione

La situazione tipo per foldare AA e KK (comunque molto rara) si presenta ai tornei satellite, quando si è rimasti con poche chips. La scena è la seguente:

Al tavolo ci sono cinque giocatori e solo i primi tre vincono l’iscrizione al torneo. Il tuo stack ti fa posizionare quarto. Sei al big blind con AA. Il giocatore under-the-gun rilancia una grossa cifra, tanto da metterti in condizione di all-in. Il giocatore seguente chiama e quello con lo stack più basso va all-in. A questo punto, le tue probabilità di vincere sono al 50% e la mossa giusta è foldare.

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Ecco perché:

Se il giocatore under-the-gun vincesse, butterebbe fuori gli altri due giocatori e vinceresti l’iscrizione. Se questo giocatore non vincesse e nemmeno l’altro con lo small stack, tu comunque saresti vicino al tuo obiettivo. Anche con quattro giocatori, le tue probabilità rimangono basse ed in ogni caso tu giocheresti con pochi soldi. La scelta migliore, quindi, rimane quella di ritirarti dalla mano ed aspettare una situazione migliore per attaccare ed incassare.

Questa è una cosa che tanti giocatori non sanno fare, perchè quando hanno in mano un punto così forte, si esaltano subito e puntano grosse cifre già al pre-flop. Quando poi al flop si accorgono di non essere in una posizione vincente, continuano ostinatamente la loro corsa. Questa è una strategia sbagliata, che porta a subire le più grandi perdite. Bisogna ricordarsi sempre che sapere salvare dei soldi, ha lo stesso valore del saperli guadagnare.

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