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Leggere l'avversario quando fa all in

Il momento dell'all in è sicuramente cruciale per l'andamento del vostro gioco. Quando siete dal vivo, tanti fattori vi possono aiutare a leggere il giocatore in all in, soprattutto quelli che definiremo in seguito parametri soggettivi. Sicuramente avete giocato diverse ore con questo avversario e l'avete almeno inquadrato un pochino. O si tratta di un giocatore solido, aggressivo, imprevedibile e pericoloso oppure di un giocatore che si concentra di più sul potenziale delle sue carte e la dinamica del tavolo.

Nel primo caso, potete riflettere sulla sua mano, analizzare la situazione e cercare di capire il suo gioco, nel secondo caso invece il vostro avversario è andato all in probabilmente con AA o KK, oppure sta bluffando ma il suo stato psicologico vi può aiutare molto. Magari ha appena subito una bad beat o si è fatto fregare da un bluff, situazione abbastanza umiliante per spingere certi giocatori ad andare all in la mano successiva laddove avrebbero dovuto fare check o fold. E’ quello che potremmo definire il contrattacco difensivo.

Comunque i parametri di giudizio di un avversario che fa all in sono in realtà due: quelli oggettivi e quelli soggettivi. I primi prendono in considerazione le chips, l'ammontare dell'all in, il piatto, i bui; mentre quelli soggettivi considerano il comportamento della persona stessa ed il suo stile di gioco.

Se analizziamo il comportamento, sicuramente vi sarà capitato mentre giocavate che un vostro avversario abbia fatto un all in un pò troppo istantaneo. Ebbene questo deve assolutamente insospettirvi, perché difficilmente chi bluffa lo fa o chi non ha granchè in mano lo fa così velocemente. E’ importante prendersi del tempo per non insospettire nessuno e soprattutto se avete guardato i grandi giocatori, nessuno farebbe una mossa del genere in modo tanto rapido.

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Una mano o la voce che trema non sono segno di debolezza ma di rilascio di tensione. State pur certi che l'ultima carta calata sul flop ha avvantaggiato in modo considerevole il vostro avversario. Al contrario una voce forte che annuncia un all in non è segno di forza, ma di mano media che cerca di far apparire forte attraverso una voce sicura ed alta. Anche qui fate attenzione a quelli che fanno all in con voce bassa. Guardate anche come sta seduto: chi si china in avanti mostra debolezza, chi sta fermo con la braccia incrociate mostra più sicurezza.
Ma occhio a chi vi sorride quando lo fissate: scrutate e studiate, talvolta l'avversario sorride per tensione e ciò è segno di debolezza E attenzione anche a dove guarda l'avversario mentre annuncia il suo all in: chi vi fissa dritto negli occhi in modo minaccioso prova ad intimidirvi e magari non ha una mano forte, mentre uno che magari guarda in basso o di lato ha più chances di avere una mano forte. Soprattutto notate come respira: chi tiene il fiato ( e vuole sembrare piccolo e invisibile) ha paura di essere chiamato mentre uno che accelera la respirazione è eccitato e forse ha qualcosa di buono.

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Ora parliamo invece dei parametri oggettivi.
Talvolta semplici calcoli sono cruciali. Come per esempio valutare quanto è l'all in del mio avversario rispetto ai bui. Se il rapporto è superiore al cinque (il famoso “M” di Harrington) allora non è una mossa da disperato ed ha qualcosa in mano se invece è inferiore a cinque allora si potrebbe pensare che cerca di rubare il piatto o stia bluffando, insomma ci si dovrebbe insospettire.
Ma se rispetto al piatto l'all in è esageratamente alto, si può pensare ad un bluff, rubare per intimidazione.
Bisogna anche considerare le chip degli avversari, se l'all in del nostro avversario è superiore alle chip di ogni singolo giocatore, il rischio che questo corre ad essere chiamato è basso ma se invece è coperto da diversi giocatori il suo gioco è estremamente pericoloso e dunque le probabilità che abbia una buona mano sono alte. Ma sicuramente il fatto di averlo visto giocare vi aiuta, se in 20 mani ha fatto 4 all in preflop non può avere tutte le volte AA, ma se è la prima volta potrebbe benissimo avere AA
Se l'all in è avvenuto dopo il flop, bisogna analizzare bene le carte sul tavolo, un flop un pò neutro con un giocatore che fa all in indica la possibilità di doppia coppia o tris, mentre un flop che ha un potenziale, vi fa capire quanto sia aggressivo il vostro avversario che magari rischia tutto inseguendo una mano oppure a protezione di una coppia alta
Un flop pericoloso come per esempio 8 9 10 o AAQ mostra anche in questo caso un avversario pericoloso. Se fa all in potrebbe avere la scala o il full ma potrebbe anche farvi pensare di averla se è un giocatore aggressivo e dunque bisognerà giudicare in funzione del piatto, delle chips e del gioco. Un flop misero, come può esserlo uno con carte basse che non legano e un avversario in all in significa che possiede una coppia in mano più alta che cerca di proteggere.


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