Dopo sei giorni di emozioni che si sono susseguite ai tavoli verdi, siamo dunque giunti all’epilogo della prima tappa del World Poker Tour di questa stagione. Un epilogo che ancora una volta non ha mancato di sorprenderci. Come vi anticipavamo, questa era la situazione del chipcount al via del Final Table six-handed, con bui 15.000/30.000 ante 4.000:
1) Rony Jazzar 1,796,000
2) Uri Keidar 1,753,000
3) Rep Porter 1,115,000
4) Thomas Bichon 1,079,000
5) Steven Fung 732,000
6) Janar Kiivramees 727,000
Ed al via, è subito un Rep Porter show. Lo statunitense, il giocatore sicuramente più rappresentativo al tavolo, non delude le attese ed inizia ad attaccare, col chiaro intento di mettere pressione agli altri giocatori, nessuno dei quali può vantare la sua esperienza in tavoli finali di questa importanza. Volendo guadagnare evidentemente la testa per poi dettare legge, Porter prende di mira nientemeno che il chipleader, quel Rony Jazzar al suo primo risultato di rilievo in un torneo live, ed in due mani lo fa scendere rovinosamente. Dapprima lo coglie in un bluff piuttosto maldestro, quando su un board 5 8 q 9 2 Jazzar dopo il check di Rep spara una bet al river di 300,000 su un piatto di circa un milione di chips, dopo che Porter lo aveva 3bettato preflop ed era uscito puntando 200,000 al turn. Rep chiama e mostra due dieci, mentre Jazzar ha soltanto a 10 . Uno scherzo che lo fa scendere sotto al milione in chips. Poche mani dopo Porter gli porta via altre 300,000 fiches, e così incredibilmente il chipleader Jazzar sarà il primo ad uscire di lì a poco, quando su un board 7 q 2 5 Bichon chiama il suo all-in con 8 6 per 431,000 chips su un piatto di 540,000. Jazzar è avanti con k q , ma uno dei quindici out di Bichon si materializza al river, un 10 che relega Jazzar in sesta posizione assieme a 73,535$. Il francese passa così a condurre con circa 2 milioni 400,000 chips.
Tuttavia l’azione stenta, la pressione per la posta in palio come probabile causa, quando Fung la ravviva eliminando in quinta posizione Kiivramees, chiamando il suo all-in con 9 9 che dominano fino in fondo al board i 5 5 di Janar, il quale si consola con 90,835$ di premio. Segue quindi un’azione avvincente, con players che iniziano a raddoppiare gli uni sugli altri senza che tuttavia vi sia alcuna eliminazione. Ed è qui che Porter commette l’errore che di fatto gli costerà il torneo e darà una svolta a quello di Bichon. I due sono praticamente pari stack a circa due milioni nelle posizioni di testa, quando Rep openraisa a 275,000, Bichon non ci sta e dice 650,000. Porter chiama. Il flop è 5 3 9 , e Bichon primo a parlare riflette per tre minuti, prima di puntare 450,000 su un piatto di ben un milione 300,000 chips. Una puntata forse giudicata debole da Porter, il quale non esita a mandare i resti. In realtà per Bichon è un call davvero facile visto il suo topset con 9 9 . Porter ha soltanto q 10 , ma turn e river non lo aiutano e così l’americano rimane con il cerino in mano, a sole 30,000 chips. Ovvero tre ante. Ma Porter non ci sta, e con uno scatto d’orgoglio inizia una serie di raddoppi continui che lo portano a sperare fino a 480,000 chips, che manderà poi con k j quando Keidar pusha sul suo buio con a 9 . Stavolta il miracolo non gli riesce e Porter è quarto per 121,115 $.
Steven Fung, corto fra alti e bassi per tutta la giornata, esce pochi minuti dopo per mano di Thomas Bichon (nella foto sopra e a lato), guadagnandosi 216,275$ per i suoi sforzi, e si arriva così all’heads up finale che vede Bichon in testa con ben 5 milioni 600,000 chips, contro soltanto 1 milione 600,000 chips di Keidar. Con uno svantaggio simile, Keidar è costretto a rischiare, e così il tutto dura soltanto tre mani, quando Bichon muove all-in con 7 7 e Keidar lo chiama con j 10. Il flop sorride al francese che trova nel coin flip decisivo il set al flop grazie a 7 a k , mentre il turn 10 ed il river 3 non bastano a Keidar, che deve così accontentarsi di un comunque eccellente secondo posto che vale 380,645$. Per Bichon è un’esplosione di gioia, un urlo sfrenato gli corre per la gola mentre cade in ginocchio, le braccia al cielo. Per lui una vittoria prestigiosa che vale ben 579,165 $, e se pensiamo che finora in carriera poteva vantare complessivamente circa 100,000 $ di vincita la sua gioia è ancora più giustificata.
Dopo tre piazzamenti alla Bellagio Cup, il World Poker Tour regala così al francese un’ulteriore gioia, la più grande, una di quelle che certo non si dimenticano. Senza per questo smettere di sperare di poterne provare ancora.