Nel Regno Unito tira una brutta aria per l'industria del gioco online, in particolare per i casinò virtuali.
Il Governo sta per presentare White Paper, un documento con le nuove linee guida per il settore dell'e-gaming britannico che prevede limiti estremi per le puntate nei casinò. Si parla di una puntata massima che potrebbe variare tra £2 e £5.
Non è comunque una novità: l'anno scorso furono bannate in UK le carte di credito.
Una tale limitazione eccessivamente restrittiva, senza dubbio agevolerà la diffusione di casinò illegali senza licenza.
Il libro bianco è atteso per luglio, dopo che la sua uscita è stata posticipata in diverse occasioni (originariamente doveva uscire nel 2021).
Le misure più drastiche contenute nel White Paper prevedono:
- limiti di puntata nei casinò online
- divieto delle free bet (e free spin)
- restrizioni dei pacchetti VIP per i giocatori perdenti
I membri del Governo e una commissione parlamentare, secondo il Times, sta prendendo in visione del documento prima della pubblicazione definitiva.
L'esecutivo ha previsto anche un impatto di queste misure sulle entrate fiscali annuali che dovrebbero ridursi per 700 milioni di sterline. Secondo gli analisti di Shore Capital, tale stima è realistica.
Casinò terrestri favoriti: aumenta il limite delle slot installate
La politica del Governo populista di Boris Johnson sembra quella di penalizzare l'online per favorirei casinò terrestri che, di fatto, saranno autorizzati a installare più slot machines: da un massimo di 20 si passerà all'installazione di ben 80 macchnette. Altro che lotta alla ludopatia, sembra tutto un pretesto.
Secondo la UK Gambling Commission (UKGC) un britannico su quattro gioca online. Nonostante questi dati, le stime ufficiali parlano di un numero minore di giocatori problematici.
Il White Paper potrebbe obbligare i bookmakers a contribuire alla formazione di un fondo obbligatorio (con il pagamento di forti commissioni), gestito proprio da UKGC, per assistere i giocatori problematici. Al momento, le società di gioco contribuiscono solo su base volontaria.
Nessun divieto di sponsorizzazione in UK: solo in Italia si sfavorisce lo Sport
Nonostante le varie misure restrittive, secondo autorevoli indiscrezioni, non sarà introdotto alcun divieto di sponsorizzazione come è accaduto in Italia con il Decreto Dignità. La lobby della Premier League è molto forte e ha una influenza decisiva sul Governo anche perché il divieto non risolverebbe alcun problema, semmai penalizzerebbe lo sport in generale, come avviene nel nostro paese.
Il club dell'Everton ha sottoscritto un accordo pluriennale con una società di gaming online (Stake) ma i suoi tifosi non l'hanno presa bene: in 20mila hanno firmato una petizione per la revoca dell'accordo di sponsorship.
L'aspetto curioso è che si sta cercando di colpire il gambling online, ma si favorisce la diffusione di trading online indiscriminato, in particolare di criptovalute, senza alcun controllo o tutela dell'utente.
Ma la volontà popolare sembra andare solo in un'unica direzione e il Governo britannico non esita a seguire il sentimento diffuso.