Il fortunato principiante. Ci sono innumerevoli sessioni di poker della nostra vita che cominciano nel modo migliore e poi peggiorano con l'andare della serata fino a rivelarsi dei disastri che non erano annunciati.
Altre cominciano in modo oltremodo tremendo e si chiudono con un risultato positivo che non si pensava di raggiungere quando la nostra sessione è cominciata.
Altre ancora prendono direzioni inaspettate, come quelle in cui inizi con un saliscendi che nulla ha da invidiare alle montagne russe o alle altalene, per poi concludersi con un nulla di fatto o una sessione in pareggio.
Il gioco che non può essere previsto
Quando durante la vostra carriera di giocatori di poker, sentirete il viandante di turno che esclama candidamente parole tipo: "io so già come andrà a finire la mia sessione o il mio torneo, dopo poche mani o pochissimi livelli di gioco", beh, siate certi che quel signore lì apparitene sicuramente ad una di queste due categorie di giocatori:
- è un cialtrone
- è talmente inconsapevole di quello che dice che sarebbe meglio tenerselo buono per sempre come compagno di gioco
La varietà di combinazioni che compongono un'unica e sola partita di poker, non può fare esclamare a nessun individuo che abita questa terra una profezia di questo tipo.
I migliori giocatori, ma anche chi gioca da qualche tempo ed ha resistito ai cambiamenti di vento che questo gioco ti regala a larga mano, sanno bene che la migliore frase da proferire quando ci si riferisce al poker, è quella che fa capo ai successi da conseguire nel medio e nel lungo periodo, non certo nella singola sessione di gioco.
Gli errori del principiante
Il problema di queste persone è che, soprattutto se fanno parte del secondo gruppo, credono profondamente in quello che stanno dicendo, per cui anche il loro atteggiamento al tavolo ne risentirà, alle volte positivamente altre manifestandosi sotto spoglie disastrose.
Prendiamo ad esempio il primissimo paragrafo che avete letto in questo pezzo, quello in cui la vostra sessione comincia con tutta una serie di colpi vinti e il vostro stack si gonfia in maniera esaltante dopo i primi due livelli di gioco se state affrontando un torneo e fate parte della categoria del principiante.
Il rischio è semplice, anche se non necessariamente facile da evitare. È il rischio che lo stack appena arricchito, per quanto grande, influenzi il tuo giudizio distorcendo la tua capacità di vedere ciò che è veramente importante quando prendi decisioni strategiche critiche al tavolo.
Le facili vittorie
Le vittorie facili non sono pericolose solo quando prendiamo in esame una carriera pokeristica intera, tutt'altro.
Quante volte ci siamo messi il problema che stiamo perdendo nel gioco del poker, dopo un inizio, magari datato qualche anno fa, in cui le cose ci riuscivano decisamente meglio.
Il vero problema è proprio quello di assumere l'abitudine ad essere vincenti, quando invece non siamo esattamente centrati sull'argomento, qualsiasi esso sia nella nostra real life.
Le vittorie iniziali portano infatti a mettere in atto quella prosopopea comune a chi centra dei successi che sono soprattutto caso di un periodo fortunato, piuttosto che di tutta una serie di concatenazioni che ci hanno favorito: ambiente confacente al nostro modo di giocare, avversari più scarsi di noi, atteggiamento propositivo e positivo verso il tavolo, varianza positiva.
Quando questi fattori cambiano improvvisamente, e state sicuri che succederà, garantito al 100%, il nostro modo di affrontare quel cambiamento non farà capo a nessuna contromisura volontaria da parte del giocatore in questione.
Perdere a lungo dopo un periodo iniziale di vittorie, porta a reagire alle prime difficoltà con un atteggiamento che visto da fuori, da un occhio più clinico, potrebbe sembrare addirittura autolesionista.
La risposta immediata è quasi sempre quella di continuare a comportarsi come qualche giorno prima, come qualche ora prima, come qualche minuto prima.
"La responsabilità non è mai mia", il viandante penserà e con questa certezza andrà incontro alla sua inevitabile disfatta, disfatta che comincerà a scemare solo quando si renderà conto che i precedenti vincenti non dipendevano dalla sua volontà di principiante.
Ma, se proprio gli siete amici, diteglielo voi, perché da solo non ci arriverà.