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Guida EPT: i migliori ristoranti e le migliori discoteche di Barcellona

Domenica arriva la terza tappa della race 'Club del Poker Road to Barcellona': scopriamo le principali attrattive della capitale catalana, che a fine agosto ospiterà il vincitore del ticket per il Main Event EPT messo in palio dal Club del Poker in collaborazione con PokerStars. Oggi ci occupiamo di cibo e vita notturna.

Ristoranti Barcellona per l'EPT

Per iniziare diciamo che il Main Event European Poker Tour è uno dei pochi tornei che permette di godere a pieno delle città in cui si svolge. In particolare nelle prime giornate, la struttura permette di andare a cena a fine day, allontanandosi dal casinò senza il pensiero di dover fare ritorno in tempo utile per la ripresa dei giochi.

A Barcellona ciò significa potersi immergere in una ricca tradizione gastronomica in cui rivestono un ruolo di primo piano il jamon serrano e le varie tapas, assaggi che possono essere tanto di carne quanto di pesce e che nei bar accompagnano le bevute.

Anche nei ristoranti della città è consuetudine offrire una tapa di benvenuto che spesso a Barcellona consiste in assaggi di pane e pomodoro.

Ristoranti EPT Barcellona: gli stellati

Per chi vuole provare la cucina di alto livello la capitale catalana è da imbarazzo della scelta. In città ci sono 3 ristoranti con tre stelle Michelin, 5 con due stelle e ben 16 con una stella.

Tra questi ultimi è sicuramente da segnalare lo stellato più economico di Spagna, Hisop dello chef Oriol Ivern: offre un menù a 38 euro che comprende stuzzichini, antipasto, un piatto di carne o pesce e formaggio o dessert a fine pasto. 

Ristoranti EPT Barcellona: la Boqueria

La Boqueria è uno dei mercati più antichi della penisola iberaica e negli oltre 2.500 mq di estensione vi si trova ogni tipo di cibo, dalla frutta affettata più strana che potete immaginare a salumi e frutti di mare pregiati come i Percebes.

Ovviamente al suo interno non mancano Tapas Bar e ristoranti, tra cui ci hanno consigliato "El Quim". Per chi vuole mangiare pesce invece troverà di che soddisfare gli appetiti in uno dei tanti ristorantini nel quartiere Barceloneta.

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Vita notturna EPT Barcellona: le discoteche

Barcellona significa anche movida e vita notturna sfrenata. Come per i ristoranti, anche sul fronte delle discoteche c'è l'imbarazzo della scelta.

Per andare sul sicuro basta puntare sul Pacha, tempio di dance, electro e house in quel di Ibiza: nella capitale catalana il ritmo cambia la domenica, dedicata a hip-hop, R&B e raggaeton. Per gli amanti della elettronica un'altra tappa obbligata è il Moog, storico locale a due passi dalla Rambla aperto 365 giorni l'anno dalla metà degli anni '90.

Se vi piacciono i migliori DJ di musica elettronica mainstream invece dovete andare all’Opium. Nel locale tornano su base regolare stelle come David Guetta o Tiesto.

Vita notturna EPT Barcellona: musica live

La notte barcellonese offre molte opportunità anche per gli amanti della musica dal vivo. Per gli appassionati di indie-rock c'è il Razzmatazz, che con le sue cinque sale è punto di riferimento anche per techno, electro and dubstep.

Altro locale che ospita grandi artisti internazionali è la Sala Apolo, in cui si balla tutta la settimana rock, indie, garage e derivati.

Gli amanti delle sonorità black troveranno pane per i loro denti al Marula Cafè, con concerti R&B, soul, afrobeat e jazz. Per il jazz il punto di riferimento è il Jamboree Live Music, giusto a fianco della Rambla.

Giornalista
Dopo anni passati a scrivere di altro, in un periodo sabbatico si è appassionato al poker e dal 2012 è diventato il suo pane quotidiano. Intanto ha scritto un paio di libri che niente hanno a che vedere col nostro meraviglioso gioco. Vive in Maremma dove è riuscito a realizzare il sogno che aveva preso forma nella sua mente da piccolo davanti a un 486 con 4Mb di RAM, ovvero lavorare comodamente da casa scrivendo al computer. Laurea magistrale in scienze della comunicazione, da venti anni iscritto all'Ordine dei Giornalisti, prima di conoscere il poker si è occupato di cronaca sulla stampa quotidiana nazionale e di musica su quella periodica, quest'ultima soprattutto per entrare gratis ai concerti. Poi ha creato e diretto per cinque anni un freepress bilingue turistico-locale. Al termine di questa esperienza il suo percorso si intrecciò con il NLHE grazie a un amico che giocava su Full Tilt Poker.
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