Avete mai sentito dire che “nessuno si ricorda di chi è arrivato secondo”? In un certo senso tale affermazione non si discosta troppo dalla realtà, visto che risulta sicuramente più facile tenere a mente una singola infomazione piuttosto che due.
Esistono però alcune eccezioni, e i cinque giocatori di cui stiamo per parlarvi ne fanno parte di certo. Parliamo di players che non hanno semplicemente sfiorato una grande vittoria: non dei semplici runner up dunque, ma gente che ha avuto una carriera tale, o ha contribuito allo sviluppo anche mediatico del poker, da diventare celebri al pari dei trionfatori finali.
5. Ivan DemidovDemidov merita di essere ricordato per due motivi: innanzittutto ha concluso in seconda posizione il primo tavolo finale WSOP giocato a novembre e, in secondo luogo, è stato il primo a giocare nello stesso anno il final table delle WSOP e quello delle World Series of Poker Europe.
Molto probabilmente in tanti non sapranno neanche che Demidov è andato davvero vicino alla vittoria del torneo contro Peter Eastgate. C’è stato infatti un momento della sfida dove il Pro russo aveva oltre 27 milioni di chips in più rispetto all’altro. Ma poichè le riprese televisive della ESPN iniziarono dalla mano 104, in parecchi non si sono neanche accorti della rimonta di Eastgate e della sua successiva affermazione.
4. Johnny ChanNonostante le sue tantissime vittorie, c’è stato un secondo posto che in qualche modo ha cambiato la storia del poker. Era l’anno 1989 e Chan era ad un passo da un risultato straordinario: vincere per la terza volta di fila il Main Event delle WSOP; uno dei più grandi traguardi mai raggiunti da un giocatore di poker. Ma invece finì secondo, battuto dal 24enne Phil Hellmuth che negli anni successivi collezionerà ben 11 braccialetti d’oro: ironicamente proprio uno in piu di Chan.
3. Erik SeidelRicordate tutti il film “Rounders” quando Matt Damon guarda il video di Seidel che prova il bluff contro Chan per il titolo del 1988? Bene, quella è stata una delle parti che ha reso il film tanto celebre. Seidel, nonostante gli otto braccialetti vinti in carriera, dopo quella volta non è più andato così vicino al titolo di campione del mondo.
2. Paul WasickaEra il 2006 e Jamie Gold si metteva alle spalle 8772 giocatori entrando di diritto nella storia del grande poker mondiale aggiudicandosi un premio di 12 milioni di dollari. Sicuramente non è andata male neanche a Paul, che comunque si è portato via circa 6 milioni.
Ma nonostante un seguente maggior successo ai tavoli da gioco rispetto a quello ottenuto da Gold, Wasicka non ha probabilmente ottenuto quel clamore che la vittoria al Main Event gli avrebbe consentito di avere.
1. Sammy FarhaPensateci bene: se Farha avesse vinto il Main Event del 2003 al posto di quell’anonimo contabile dal nome alquanto curioso, ci sarebbe stato davvero il boom del poker in questi anni? Se durante l’heads-up finale il bluff di Moneymaker non fosse andato a segno e Sammy avesse preso il sopravvento, staremmo ancora a parlare di poker adesso? Potrebbe essere di no. Sono infatti tutti convinti che la vittoria di Chris abbia davvero dato la spinta decisiva a tutto il movimento. La storia di un giocatore amatoriale che con 40$ riesce a vincerne ben 2,5 milioni ha avuto talmente il sapore di fiaba da avvicinare milioni e milioni di nuovi fan verso il texas hold’em e il poker in generale.