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Campionato del mondo heads up: Minieri va, Battisti si inceppa

Dario Minieri con Alfio BattistiE’ cominciato lo scorso martedì il campionato del mondo di Heads Up, nella cornice del Grosvenor Victoria Casino di Londra. Per l’occasione, sono accorsi 128 giocatori, pronti a pagare il buy-in da 3.300 sterline che garantisce l’accesso alla caccia per il primo posto, che quest’anno vale 200.000 sterline, con premi fino all’ottavo classificato.

Giunto alla nona edizione, questo Championship ha visto come primo trionfatore il francese Bruno Fitoussi, che sconfisse in finale niente meno che Amarillo Slim Preston, vera leggenda del poker USA.

Al di là del premio in palio infatti, uscire vincenti da un torneo del genere denota sicuramente un’abilità fuori dal comune. Infatti, solo i migliori si iscrivono, ed inoltre l’heads up è una specialità particolarmente tecnica, visto che “costringe” a giocare ogni mano e ad essere per questo costretti a prendere decisioni spesso difficili con carte magari marginali.
Il campione verrà decretato sabato, ma fino ad allora vi saranno scontri quotidiani dove attraverso delle sfide da dentro o fuori i migliori si daranno battaglia.

E due fra i nostri migliori connazionali in questa specialità hanno giocato l’altro giorno il primo turno, con fortune alterne. Dario Minieri ed Alfio Battisti, i due giocatori romani che tanto hanno ben figurato a Varsavia, sono degli specialisti della disciplina, tuttavia se Dario riusciva a superare il proprio turno lo stesso non poteva dire Alfio, che certo non è stato fortunato: “Ho perso quattro all-in consecutivi, in due di questi partivo avanti, uno era un coinflip e nell’ultimo ero al 40%. Pazienza, si torna a casa”. Molto rammarico per Alfio quindi, che certo avrebbe potuto dire molto di più in questa competizione, ma il Supernova Elite di Latina può comunque dirsi soddisfatto vista l’eccellente prova di Varsavia, dove per ironia della sorte proprio l’heads up decisivo gli è stato fatale.

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Minieri è quindi chiamato a tenere alto il tricolore in terra d’oltremanica, un compito gravoso ma che le spalle del “caterpillar” possono tranquillamente affrontare. Dario, pur essendo ragazzo umilissimo, è ben consapevole delle sue qualità: il suo stile iperaggressivo unito ad una capacità di lettura dell’avversario e del board che a tratti sfiora l’inumano lo rendono avversario difficile per chiunque.
In attesa di conoscere novità sull’esito dei suoi futuri scontri, su eliminazioni eccellenti e quant’altro, vi anticipiamo qualcosa a proposito della struttura. I bui durano mezz’ora, e partendo dal livello 100/200 sono in tutto sei, dove si fermano al 500/1000. L’idea è infatti quella di offrire dinamismo, e certo con tanti campioni in gioco l’azione non si farà desiderare né attendere.

Speriamo che fra tanta azione, quella azzurra sia anche quella più efficace oltre che spettacolare: un marchio di fabbrica, quest’ultimo, che quando si parla di Dario Minieri non manca mai di essere presente.

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