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Un nice fold di Chris Brewer con colore 2nd nuts, 8 left alle Triton SHR Series Londra

Grande spettacolo alle Triton SHR Series Londra che hanno visto il nostro Leonardo Drago sfiorare il tavolo finale nell'evento che ha riportato Bryn Kenney in cima alla All Time Money List.

Del resto diversamente non può accadere quando a incrociare le carte sono alcuni dei più forti professionisti di poker del mondo.

Nella mano che andiamo a raccontare si affrontano il vincitore del Main Event WSOP 2022 Espen Jorstad e quello del 250k HR WSOP 2023 Chris Brewer, che piazza un fold da applausi.

La action

L'evento numero 7 delle Triton SHR Series Londra, $ 200.000 + 12.000 NLHE che ha contato 51 entries e 30 re-entries, è a 8 left su blinds 30k/60k con bb ante.

Da utg, con 2.3M di stack, Chris Brewer apre 150k K 10 , due posizioni alla sua sinistra Espen Jorstad chiama con J J .

Flop tutto a fiori 9 8 J su cui Brewer checka il suo second nut flush, Jorstad con top set punta 110k, chiama Brewer.

Turn J Brewer check, Jorstad 480k, call.

River 5 Brewer checka la terza volta, Jorstad va all-in, Brewer deve decidere se chiamare per il suo ultimo 1.7M.

Le odds del call

Prima del push river di Jorstad, in mezzo al tavolo ci sono 1.63M di chips. Dal momento che il norvegese copre Brewer, quest'ultimo deve decidere se investire il suo ultimo 1.7M di chips per un piatto che ammonta a 3.33M.

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Con la consueta formula delle pot odds vediamo che il punto di pareggio del call di Brewer è al [1.7/(1.7+3.33)]=0,33=33%.

Dal punto di vista delle chips nude e crude, quindi, lo statunitense deve essere buono un po' più spesso di una volta su tre affinché il suo call presenti una aspettativa di vincita positiva sul lungo periodo. Trattandosi però di un 8 left le decisioni hanno uno specifico valore monetario rendendo il punto di break even di qualche punto percentuale più alto.

La tankata

Subito dopo l'all-in di Jorstad Brewer mette sul tavolo tutte le sue time extension da 30 secondi ciascuna di cui dispone, come a chiarire che la decisione non sarà semplice.

A voce alta lo statunitense inizia a ponderare le combo di valore e quelle di eventuali bluff di Jorstad. Più volte ripete A Q , e che quello dell'avversario sarebbe un bluff davvero selvaggio.

Dopo circa tre minuti il vincitore del braccialetto al 250k WSOP decide di mettere sotto.

Il video

Giornalista
Dopo anni passati a scrivere di altro, in un periodo sabbatico si è appassionato al poker e dal 2012 è diventato il suo pane quotidiano. Intanto ha scritto un paio di libri che niente hanno a che vedere col nostro meraviglioso gioco. Vive in Maremma dove è riuscito a realizzare il sogno che aveva preso forma nella sua mente da piccolo davanti a un 486 con 4Mb di RAM, ovvero lavorare comodamente da casa scrivendo al computer. Laurea magistrale in scienze della comunicazione, da venti anni iscritto all'Ordine dei Giornalisti, prima di conoscere il poker si è occupato di cronaca sulla stampa quotidiana nazionale e di musica su quella periodica, quest'ultima soprattutto per entrare gratis ai concerti. Poi ha creato e diretto per cinque anni un freepress bilingue turistico-locale. Al termine di questa esperienza il suo percorso si intrecciò con il NLHE grazie a un amico che giocava su Full Tilt Poker.
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