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Espen Jorstad Courtesy Pokernews & Hayley Hochstetler

WSOP 2022: il Campione del Mondo è Espen Jorstad. Cronaca e intervista

Fin da quando il field si era assottigliato a meno di una ventina di aspiranti alla conquista del braccialetto, è sembrato il più pimpante, quello con meno dubbi, colui il quale commetteva pochissimi errori e alla fine Espen Jorstad non ha tradito le attese.

Espen Jorstad, bracciale e soldini

Norvegese, con un palmares, $271.000 vinti in carriera, che non era, almeno fino a ieri sera, esattamente conforme a lignaggio di un top player, Jorstad ha inanellato tutta una serie di Knock Out che alla fine sono risultati decisivi per la vittoria finale.

Una cavalcata trionfale che lo ha visto mettere al polso il braccialetto e un primo premio di $10 milioni, arrivato dopo il testa a testa conclusivo messo a segno contro il canguro Adrian Attenborough, lui sì con vincite in carriera piuttosto elevate, 1,7 milioni di dollari arresosi runner up per un premio pari a $6.000.000.

Terza piazza per il più giovane del lotto, l’argentino-statunitense Michael Duek, criticato per alcune mani fuori dall’ordinario, ma alla fine ultimo occupante di uno dei tre gradini del podio, per la cifra di 4 milioni di dollari.

  • 1 Espen Jorstad Norway $10,000,000
  • 2 Adrian Attenborough Australia $6,000,000
  • 3 Michael Duek Argentina $4,000,000
  • 4 John Eames United Kingdom $3,000,000
  • 5 Matija Dobric Croatia $2,250,000
  • 6 Jeffrey Farnes United States $1,750,000
  • 7 Aaron Duczak Canada $1,350,000
  • 8 Philippe Souki United Kingdom $1,075,000
  • 9 Matthew Su United States $850,675
  • 10 Asher Conniff United States $675,000

La cronaca della notte decisiva

Lo start dell’ultimo Day del Main Event delle World Series Of Poker, il numero 9, veniva contrassegnato da questi stack:

  • 1 Adrian Attenborough Australia 149,800,000 50
  • 2 Michael Duek Argentina 72,100,000 24
  • 3 Espen Jorstad Norway 298,000,000 99

La gestione del primo posto era ovviamente lo scopo principale del giocatore nord europeo, ma nessuno avrebbe scommesso un centesimo su un suo atteggiamento attendista, alla luce di ciò che aveva fatto vedere nelle giornate precedenti.

Il primo ad uscire dalla disputa a tre, è stato però proprio l’americano, quindi, che ha deciso di 3Bettare a 23 milioni da piccolo buio l’apertura di Attenborough avvenuta da bottone per 6 milioni a T3.000.000.

L’australiano chiamava per questo flop: q 10 5 che originava un doppio check, poco prima che venisse girato sul tavolo un k .

Michael Duek Courtesy pokernews
Michael Duek Courtesy Hayley Hochstetler & Pokernews

La delay cbet di Duek, questa volta non si faceva attendere e veniva battezzata con una size pari a 17 milioni, prontamente chiamata dal rivale.

Il river, un 3 non inficiava sull’esito della mano e questa volta l’americano decideva di metterle quasi tutte per 52 milioni, lasciandosi indietro solo 5 milioni. Pochi secondi dopo Attenborough lo ha inchiodato All In facendogli mettere gli ultimi pezzi in suo possesso. Duek sapeva di aver finito il suo cammino, ma ormai non avrebbe potuto più foldare.

Questo lo showdown:

  • Michael Duek k 8
  • Attenborough a j

Heads up equilibrato

L’atto finale del Main Event era quindi una questione tra un australiano e un norvegese, quest’ultimo in leggero vantaggio nel count decisivo, 284 milioni vs 236 milioni.

Una mano ha già fatto e farà discutere, quando Jorstad ha aperto a 7,5 milioni con k q , originando la 3Bet di Attenborough a 26 milioni con j 4 . Dopo il call dell’europeo, il flop ha detto k 10 8 . 16 milioni la size scelta da Attenborough per la Cbet, per il nuovo call dell’avversario.

Adrian Attenborough Courtesy Pokernews & Danny Mawxell
Adrian Attenborough Courtesy Pokernews & Danny Mawxell

Al turn è sceso un 4 e la seconda pallottola di Attenborough è stata pari a 58 milioni, nuovo call di Jorstad. Al river è cascato un 8 che ha messo nelle condizioni Attenborough di checkare per poi tankare per qualcosa come 20 minuti all’annuncio dell’all in di Jorstad.

Il definitivo fold dell’australiano permetteva a Jorstad di salire a 387 milioni, contro i 133 milioni di Attenborough.

Il double up, poi la fine

Attenborough riusciva però poco dopo a raddoppiare e prendere in mano, seppur con poco margine, la leadership del heads up, in virtù di un push al river di Jorstad con j 7 su un board 9 6 4 k 3 , snappato da Attenborough con k 3 .

Dopo qualche scorribanda dei due alla ricerca del colpo definitivo, la mano decisiva giungeva nel cuore della notte italiana.

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In un limpato, dinamica che cominciava ad affacciarsi con una certa frequenza al tavolo, cadeva un flop 4 2 2 . Dopo una serie di bet e raise, la cifra finale è stata quella scelta da Jorstad a 32 milioni, chiamati dall’avversario.

Al turn è sceso un 8 che ha originato la scelta di Jorstad per una bet di 62 milioni, chiamato da Attenborough che poi checkava velocemente su un q sceso al river.

Lo shove del norvegese era quello sufficiente a mettere a rischio il torneo dell’australiano, 131 milioni circa, che cominciava una nuova litania con la stessa mano di prima, seppur off suited.

Le domande di Attenborough alla ricerca disperata di un appiglio, non portavano a nulla di buono per lui, che chiamava con j 4 e che poco potevano contro il q 2 del suo avversario, da quel momento nuovo campione del mondo.

Espen Jorstad, il momento decisivo. Courtesy Danny Maxwell & Pokernews

Le prime parole

La prima cosa che ha fatto Jorstad dopo aver conquistato la vittoria? Chiamare sua madre.

Mamma stava piangendo e aveva problemi a parlare. È la mia più grande fan, quindi è stato tanto emozionante“, ha detto Jorstad a una folla di giornalisti.

Jorstad disse al Day 6 che Attenborough era l’unico giocatore contro il quale non voleva giocare heads-up.

Ma l’ho dovuto fare“, ha detto Jorstad. “Ho solo ricevuto carte migliori di lui oggi.”

La domanda da $ 10.000.000 è: cosa farà adesso Jorstad?

Il mio obiettivo era quello di entrare nel giro High Roller e giocare più tornei da $ 25.000 e cose del genere. Ora ho un bankroll migliore per fare qualche presenza in quei tornei. Ho bisogno di lavorare e assicurarmi di essere abbastanza bravo da competere con loro.

E fare degli investimenti molto sensati: criptovalute e titoli tecnologici, probabilmente.”

Espen Jorstad al telefono con la mamma, Courtesy Alec Rome & Pokernews
Espen Jorstad al telefono con la mamma, Courtesy Alec Rome & Pokernews

Homepage: Espen Jorstad Courtesy Pokernews & Hayley Hochstetler

"C'è chi pensa che sia impossibile prendere parte a tutti i tavoli finali dei tornei a cui si partecipa. Questo è vero per tutti. Tranne per chi li racconta".
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