Nel 1960, quando Dean Martin e Frank Sinatra giocavano a blackjack al Sands, i casinò erano il cuore pulsante di Las Vegas: il 75% dei ricavi derivavano dai tavoli verdi e dalle macchinette. Chi scommetteva, in genere, riusciva ad ottenere tutto gratis o quasi: la camera, il cibo, le bevande e poteva ambire anche a sedere nelle prime file degli eventi esclusivi, spettacoli di primissimo piano e incontri di pugilato.
Oggi il rapporto si è invertito e le revenues dai casinò rappresentano solo il 25% del fatturato della città delle luci. Chi vuole una stanza gratis, deve scommettere molto, oramai certi benefit sono riservati solo ai clienti high roller dei casinò che puntano milioni.
In questo Articolo:
- 1 Steve Wynn, l'uomo che ha cambiato Las Vegas
- 2 La trasformazione della città delle luci: i casinò non pagano più gli artisti
- 3 Il peso dei casinò nel fatturato di Las Vegas
- 4 I bilanci delle big three della Strip
- 5 E' iniziato tutto con il Golden Nugget ma la vera svolta è arrivata con The Mirage
- 6 Il cambiamento di Vegas stimolato dalla forte concorrenza negli USA
- 7 In Italia i casinò online legali
Steve Wynn, l'uomo che ha cambiato Las Vegas
Il cambiamento è iniziato nel 1989, quando Steve Wynn ha aperto il Mirage, albergo di lusso che offriva ai suoi ospiti i top servizi. Un ristorante di classe, una foresta pluviale interna, una fontana di lava, tante altre "americanate" ma anche il meglio in ogni cosa. E soprattutto, aveva pensato a un’attrazione unica in città: lo spettacolo di Siegfried & Roy, i maghi dei leoni bianchi. Per assistere allo show bisognava pagare più di 100 dollari a biglietto.
Il magnate ha capito che Las Vegas non aveva bisogno di altri casinò, ma intrattenimento, show, ristoranti di assoluto livello e tanti servizi per le famiglie dei gamblers.
Steve Wynn è stata una mente geniale che ha sancito – prima degli altri - che era finito il tempo dei semplici hotel per fare spazio ai mega resort, in modo tale da garantire qualsiasi tipo di servizio ai turisti. Ha così investito su strutture uniche nel Mondo.
La trasformazione della città delle luci: i casinò non pagano più gli artisti
Da allora, Las Vegas si è trasformata in una città del divertimento e della ristorazione. Ogni albergo ha il suo ristorante famoso, il suo show esclusivo, il suo teatro gigantesco, il gambling rimane una delle "attrazioni" ma non è preponderante, è una delle opzioni riservate ai turisti.
Gli hotel-resort non pagano più gli artisti, ma li fanno pagare per affittare le loro sale che per dimensioni e strutture sono uniche al mondo. E così arrivano le star della musica, i musical di Broadway, il circo stravagante del Cirque du Soleil. Il gioco d’azzardo è ancora importante, ma non è più il punto di riferimento della città.
50 FREE SPINS senza deposito, bonus fino a 1.500€ e 250 free spin sul deposito
I nuovi giocatori che apriranno un conto su LeoVegas Casinò iscrivendosi tramite Assopoker, otterranno un bonus di 50 free spins senza deposito, ed in seguito un bonus fino a 1.500€ e 250 free spins distribuiti su 4 depositi successivi. I free spins, con un valore di 0,20€ ciascuno, sono disponibili su specifiche slot e devono essere utilizzati entro 3 giorni e le vincite derivanti dai free spins sono accreditate come bonus reale.
T&C sono verificabili direttamente sul sito dell’operatore
Fino a 100 Free Spin
Bet365 offre fino a 100 giri gratuiti che effettuano un deposito minimo di 10€. I giri vengono assegnati scegliendo un’opzione fino a 5 volte in 10 giorni. Le probabilità di ottenere 5, 10 o 20 giri variano rispettivamente tra il 30%, 60% e 10%. I giri possono essere utilizzati solo su giochi selezionati e scadono dopo 30 giorni. Le eventuali vincite devono essere giocate almeno una volta prima di poter essere prelevate.
T&C sono verificabili direttamente sul sito dell’operatore
100€ alla registrazione, 200€ di cashback sulle slot
Betsson Casino offre ai nuovi utenti iscritti tramite Assopoker un Bonus di Benvenuto composto in due parti:
- La prima, con 100€ senza deposito alla convalida del documento di identità (questo è anche definito "bonus slot");
- La seconda, sotto forma di cashback settimanale sulle slot della sezione "Welcome Offer". Il bonus prevede un rimborso del 50% delle perdite nette settimanali fino a un massimo di 50€ per le prime quattro settimane, per un totale massimo di 200€ in Fun Bonus.
T&C sono verificabili direttamente sul sito dell’operatore
Consulta le nostre guide comparative
Il peso dei casinò nel fatturato di Las Vegas
Come detto, dagli anni ’50 fino ai primi anni ’90, circa il 75% delle entrate di un hotel-casinò medio derivava dai tavoli verdi. Ecco perché tanti ospiti venivano ricompensati con un accesso gratuito ai servizi. Sono nati i vip system proprio a Vegas.
Il primo ad applicare questa politica marketing è stato il Dunes negli anni ’60 e seguito poi dalle altre sale concorrenti. Gli hotel erano a servizio dei casinò e non viceversa.
Oggi, ribadiamo, il flusso delle entrate della Strip si è invertito, con i ricavi extra gambling che rappresentano il 75% del fatturato.
I bilanci delle big three della Strip
Secondo le più recenti bilanci “trimestrali” delle tre maggiori società di resort, MGM Resorts Las Vegas ha generato solo il 23,4% dei suoi 2,037 miliardi di dollari in entrate dal gioco d'azzardo. Caesars Las Vegas ha guadagnato il 27,6% dei suoi 1,142 miliardi di dollari di revenues, e Wynn Las Vegas ha ottenuto il 24,1% dei suoi 561 milioni di dollari di entrate dalle operazioni di gioco.
Il mondo si è capovolto a Las Vegas. Quando Frank Sinatra fece il suo debutto al Desert Inn nel 1951, disse alla folla: "Per sei dollari, avrai una cena a base di filet mignon". La ristorazione era ritenuta lo specchietto per le allodole per i giocatori. Oggi è una risorsa.
"Il gioco d'azzardo è ancora importante per Las Vegas, ma ora è una città cara soprattutto a chi ama la cucina e il divertimento",
Michael Green - Professore di Storia all'Università di Las Vegas
E' iniziato tutto con il Golden Nugget ma la vera svolta è arrivata con The Mirage
Ricollegandoci al discorso accennato in precedenza, Steve Wynn, negli anni '70 investì tutto sul Golden Nugget. Invece di limitarsi a buffet e spettacoli economici, decise che le strutture di Las Vegas dovevano ispirarsi e imitare il lusso di Montecarlo ma farlo in grande scala. Tutto ciò richiedeva di investimenti importanti e il suo piano si realizzò un decennio dopo.
Del Mirage nel 1989 vi abbiamo già raccontato. Cenando al ristorante Kokomo's, i suoi ospiti mangivavano bistecche e frutti di mare di prima qualità. Il pesce spesso veniva pescato nel Mediterraneo (che è un mare più salato) e veniva trasportato il giorno stesso in aereo verso Las Vegas per i suoi ristoranti.
"Wynn aveva detto qualche anno prima che Las Vegas non avrebbe avuto bisogno di un altro casinò, ma sicuramente aveva bisogno di più attrazioni e divertimento", ha commentato Michael Green, professore di storia all'UNLV (Università di Las Vegas).
Il cambiamento di Vegas stimolato dalla forte concorrenza negli USA
“Il gioco legale d’azzardo si stava allargando negli Stati Uniti e Las Vegas stava subendo una forte concorrenza dei casinò tribali (di proprietà dei nativi), dei casinò fluviali, della competitività delle sale di Atlantic City che stava sottraendo business al Nevada. Se avevi voglia di giocare d’azzardo non serviva recarsi a Las Vegas, ma avevi più opzioni vicino casa. Vegas si è trovata costretta a competere” e diversificare, ribadisce il professore.
Wynn ha capito che i suoi casinò dovevano offrire esperienze diverse extra gambling ai propri clienti per mantenere la competitività delle sue strutture e della città del Nevada. Il suo Mirage ha aperto la strada e gli altri casinò si sono adeguati
Grazie all'esempio della creatura di Wynn, ogni resort aumentò la propria offerta gastronomica e investì nei servizi legati all'intrattenimento extra azzardo.
Wolfgang Puck aprì il suo primo ristorante fuori dalla California: Spago, nei Caesars Palace Forum Shops nel 1992. Seguirono altri chef famosi, dimostrando che la ristorazione era fattibile come fonte di profitto nella città del peccato. Wynn si rese conto che c’era spazio anche per l'intrattenimento puro.
Solo il teatro di The Mirage, è costato più di 40 milioni di dollari (una fortuna al tempo).
"Il gioco d'azzardo è ancora importante per Las Vegas, ma ora questa è una città soprattutto cara a chi ama la cucina e il divertimento", ha detto il professor Green. E Vegas è diventata una menta per i turisti americani, a prescindere dal gambling.
In Italia i casinò online legali
Nel nostro paese è possibile giocare sulle piattaforme internet autorizzate ovvero i casinò online riconosciuti dall'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Le sale da gioco autorizzate offrono ai nuovi clienti i welcome bonus casinò online. Ecco una comparazione informativa dei vari bonus: