Vai al contenuto

Ivey all'attacco: il Borgata non può toccare i suoi 9,6 milioni

Phil Ivey è un uomo di poche parole e molti fatti (l'ha dimostrato anche durante queste World Series) ma i suoi avvocati la bocca non l'hanno tenuta chiusa, in merito alla accuse che gli ha rivolto il Borgata

phil-ivey

Come noto, Phil è stato denunciato dal casinò di Atlantic City per aver utilizzato la tecnica dell'edge sorting ai tavoli di baccarat del Borgata. In ballo c'è la mega vincita da 9,6 milioni di dollari, denaro che Ivey sta cercando di difendere anche con i denti.

I legali di Ivey sono passati all'attacco e in giudizio stanno sostenendo la tesi che la colpa sia tutto della sala da gioco che ha usato carte difettose. Infatti, grazie all'occhio magico della complice Cheng Yin Sun, Phil riusciva a sfruttare a proprio vantaggio questo clamoroso errore del Borgata. 

Scopri tutti i bonus di benvenuto

La linea difensiva è molto chiara: la vittoria è dovuta ad abilità pura da parte del gambler statunitense ed, inoltre, la rivendicazione del Borgata è invalidata da un vizio formale: è stata presentata oltre i sei mesi previsti dalla normativa statale ed è decaduta. Insomma, una sorta di “prescrizione” potrebbe salvarlo.

La querelle con il Borgata potrebbe raprpesentare un precedente importante anche per l'altra disputa aperta, sempre per lo stesso motivo, con il casinò londinese Crockfords. Anche in questo caso, sono in ballo parecchi soldi (12 milioni) ma i manager inglesi della sala da gioco - per il momento - non hanno ancora pagato la vincita maturata a baccarat ed attendono, una decisione da parte della corte britannica. Insomma, Phil è sempre più nel mirino delle sale da gioco, ogni volta che si avvicina ad un tavolo di baccarat.

Ivey è un baro? Cinque ragioni che provano il contrario

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
MIGLIORA IL TUO POKER CON I NOSTRI CONSIGLI