Si è concluso il penultimo atto del Main Event WSOP 2014 e abbiamo quindi i finalisti che a Novembre si giocheranno il primo premio da 10 milione di dollari. Sarà un final table composto da quattro europei, quattro statunitensi e un brasiliano. Vediamo il resoconto completo di questa importantissima giornata.
Event #65: 10.000$ No-Limit Hold'em Main Event
Il day 7 iniziava con Martin Jacobson nei panni del chipleader e con i favori dei pronostici per il raggiungimento del tavolo finale. Presente anche l'esperto Dan Smith (8.5 milioni di dollari vinti nei soli tornei live), due temibili cash gamer High Stakes come Scott "Urindager" Palmer e Jorryt "EireAbu" van Hoof e il November Nine dello scorso anno Mark Newhouse, alla ricerca di un clamoroso back-to-back. Il nome dello svedese svettava su quello di altri 26 giocatori ancora rimanenti ma fin dalle prime battute si capisce che per gli americani non sarà il solito dominio, infatti i primi quattro eliminati sono tutti a stelle e strisce: Sean Dempsey (27° per 286.900$), vincitore dell'evento #39 di queste WSOP, decide di chiamare il rilancio di Mark Newhouse al river su board 6 4 q 5 j per tutte le sue chips ma si arrende di fronte al 9 8 dell'avversario; Brian Roberts (26° per 286.900$) va all-in preflop con k j e si vede chiamare da Eddy Sabat con a q che tiene allo showdown; uno dei più esperti al tavolo, Bryan Devonshire (25° per 286.900$), si scontra preflop con 10 10 contro l'a j di Maximilian Senft e perde il coinflip; tocca infine a Kyle Keranen (24° per 286.900$) che opta per una 5-bet all-in con k q ma sbaglia decisamente il timing visto che il brasiliano Bruno Politano chiama e gira k k .
Yorane Kerignard (23° per 286.900$) è l'ultimo francese in gioco e trova l'eliminazione poco dopo, quando perde con k k contro i j j di Christopher Greaves. Iaron Lightbourne (22° per 286.900$) si arrende contro Dan Sindelar che trova un Asso sul flop in grado di far prevalere il suo a q contro il q q dell'avversario. Lo statunitense Dan Sinderlar diventa quindi anche il chipleader con 21 giocatori rimanenti, mentre Jacobson sembra molto cauto e Dan Smith in difficoltà. Greaves manda a casa anche Leif Force (21° per 286.900$) vincendo lo scontro preflop con a 10 contro k q e poco dopo è proprio la volta di Dan Smith (20° per 286.900$), il giocatore del field rimanente con più vincite nei tornei live. La sua eliminazione arriva con un coinflip perso contro un altro giocatore corto, il fortissimo cash gamer Jorryt "EireAbu" van Hoof, che vede i suoi 4 4 reggere contro l'a k di Smith.
Jorryt "EireAbu" van Hoof ha vinto milioni di dollari con il cash game online
Scott "Urindanger" Palmer (19° per 286.900$) decide di mettere gli ultimi 15 big blinds con 2 2 sull'apertura del solito Greaves, che questa volta gira a a e aggiunge un altro nome alla lista dei giocatori che ha eliminato. A due tavoli rimanenti, il chipleader è sempre Dan Sindelar con 23 milioni, seguito da Politano a 19 e da un redivivo Martin Jacobson a 17. Scott Mahin (17° per 347.521$) abbandona la sala quando su flop 6 10 8 va all-in con 10 8 e si vede chiamare da Andoni Larrabe con a k . L'americano è leggermente favorito ma il 9 sul river fa esultare lo spagnolo, che con questo colpo vola a 13 milioni. Poco dopo tocca al russo Andrey Zaichenko (17° per 347.521$) che le mette tutte con a a su board 9 8 7 4 ma riceve lo snapcall di Jorryt "EireAbu" van Hoof che gira una scala floppata con 10 6 .
Rimasti in 16, il gioco, che fino a quel momento era stato abbastanza scorrevole, rallenta fortemente e passano quasi due ore e mezza prima di vedere un giocatore. Questo anche perchè in uno dei due tavoli si trovano i primi tre giocatori in testa al chipcount (Sindelar, Jacobson e van Hoof) mentre nell'altro ci sono principalmente players con stack medio-bassi che prediligono un gioco conservativo. Eddy Sabat (16° per 347.521$) trova una crudele eliminazione: van Hoof apre a 525.000 chips e Sabat difende il big blind; su flop 9 j 5 i due fanno check; sul turn 7 Sabat esce in puntata a 600.000 e riceve il call; al river 4 ne mette dentro 1.15 milioni ma si vede rilanciare all-in da "EireAbu". L'americano si alza dal tavolo visibilmente agitato, scuote la testa ma alla fine decide di chiamare: allo showdown mostra j 10 per un colore chiuso al river ma il suo avversario gira a 8 per un colore nuts. Il giovane statunitense lascia la sala visibilmente provato, tra applausi e pacche sulle spalle.
Passa un'altra ora prima di vedere Thomas Sarra Jr (15° per 441.940$) alzarsi dopo aver perso l'all-in preflop con k q contro l'a k di Felix Stephensen, che si porta a casa un bel piatto ingrandito anche dalla dead money della 3-bet di Bruno Politano. A 5 posizioni dalla composizione dei November Nine, il chipleader è Jorryt "EireAbu" van Hoof con quasi 30 milioni di chips e uno stile di gioco aggressivo e dominante. Quando le carte girano, poi, tutto è più semplice: Oscar Kemps (14° per 441.940$) open pusha i suoi 3.82 milioni con k j ma trova l'olandese con a a che regge allo showdown.
Con lo scalino nel payout di oltre 121.000 dollari tra il 13° e il 12° eliminato, il gioco si fa nuovamente teso ma Craig McCorkell (13° per 441.940$) decide comunque di metterle tutte preflop con k 5 che non scoppia l'a 9 di Mark Newhouse. Con 12 giocatori rimanenti si entra veramente nella fase calda e assistiamo a un Mark Newhouse scatenato, forse perchè l'unico nel field rimanente ad aver già vissuto questa situazione: prima vince una serie di piatti senza showdown, poi si fa pagare un set di 2 da Politano per un pot da quasi 8 milioni di chips. In questo modo, il brasiliano crolla nel chipcount e il November Nine 2013 vede il secondo final table del Main Event WSOP a un passo.
Christopher Greaves (12° per 565.193$) perde un piattone con a q quando sbatte contro i k k di William Pappaconstantinou. Rimasto con appena 100.000 gettoni, trova l'eliminazione con k 5 che non supera l'a 3 di Jacobson. Dopo neanche 5 minuti, tocca a Maximilian Senft (11° per 565.193$), che perde il coinflip k q - 3 3 quando un 3 casca sul flop e consegna a Newhouse il piatto.
Con l'eliminazione del player austriaco, restano 10 giocatori e prende inizio la bolla più importante dell'anno, con van Hoof a 37 milioni seguito dal norvegese Felix Stephensen e da Mark Newhouse. Il più corto è William Tonking ma riesce quasi immediatamente a trovare il double-up quando va ai resti con scala nuts sul flop e vede il flush draw di Jacobson non concretizzarsi. Alla fine è comunque uno dei più corti ad arrendersi: Bruno Politano apre il gioco, Mark Newhouse flatta e Luis Velador decide di metterle tutte nel mezzo. Il brasiliano opta per il fold, mentre Newhouse non si tira indietro e chiama girando una coppia di 5. Tutti pensano a un coinflip e invece Velador gira una coppia di 4. Il board porta tre Assi ma nessun 4 e così Luis Velador (10° per 565.193$) sbolla il final table.
Abbiamo dunque i November Nine 2014! Ecco il chipcount:
1. Jorryt van Hoof (Olanda) 38,375,000
2. Felix Stephensen (Norvegia) 32,775,000
3. Mark Newhouse (USA) 26,000,000
4. Andoni Larrabe (Spagna) 22.550.000
5. Dan Sindelar (USA) 21,200,000
6. William Tonking (USA) 20,050,000
7. William Pappaconstantinou (USA) 17,500,000
8. Martin Jacobson (Svezia) 15,000,000
9. Bruno Politano (Brasile) 12,125,000